Autore Redazione
martedì
3 Settembre 2024
05:25
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Cronaca - Alessandria

“La provincia e il cambiamento climatico. Quali azioni da intraprendere”: il messaggio del prof Fontefrancesco

“La provincia e il cambiamento climatico. Quali azioni da intraprendere”: il messaggio del prof Fontefrancesco

NAIROBI – “Dovremmo tutti prendere coscienza del problema“. Da ieri il professore alessandrino Michele Fontefrancesco, docente associato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha preso parte al terzo incontro degli autori del futuro Global Environmental Outlook 7 (GEO7) del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, in programma in Kenya, a Nairobi. L’evento riunisce esperti a livello internazionale per procedere alla stesura di questo importante documento politico globale.

Unep è l’agenzia delle Nazioni Unite che guida gli sforzi internazionali per la protezione dell’ambiente e GEO è uno dei suoi strumenti principali che offrono indicazioni ai governi e alle organizzazioni internazionali per sviluppare le loro politiche ambientali, sociali ed economiche sulla base di un’accurata analisi integrata delle condizioni del pianeta. GEO 7 procede sul sentiero aperto da GEO 6, pubblicato nel 2019, portando la riflessione oltre al tema della preservazione e ingaggiando nella riflessione ricercatori nell’ambito delle scenze ambientali e sociali, con amministratori ed attori economici per scrivere la nuova agenda globale.

“Il messaggio di GEO7 è chiaro” ha detto il professor Fontefrancesco, uno degli autori dell’agenda locale “se vogliamo parlare di sostenibilità non possiamo andare avanti così come nulla stia succedendo. La crisi che viviamo è complessa. Spesso sentiamo parlare di come la tecnologia ci salverà, oppure come un cambio di comportamenti possa dare risposta. La realtà è che dobbiamo investire in progresso tecnologico e iniziare a cambiare modi di fare. Altrimenti… “

GEO 7 coinvolge a livello mondiale sono circa duecento gli scienziati coinvolti, esperti delle sfide ambientali, sociali ed economiche del pianeta. La partecipazione di un alessandrino pone domande non solo globali, inevitabilmente anche locali. “Il cambiamento climatico è una realtà anche per i nostri territori, per quanto si possa dire e voler pensare il contrario. Per altri Paesi, è carestia, perdita di terra, migrazione. Per noi è siccità, fenomeni atmosferici estremi, temperature medie sempre in aumento. Tutto questo ci dice: il cambiamento climatico tocca anche la nostra provincia e le nostre comunità. I lavori di GEO ci dicono che la soluzione passa dalle azioni di ognuno di noi, ma serve prendere coscienza del problema e servono politiche e impegno costante (troppo facile negare e voltare le spalle per accalappiare qualche “like”). Per il nostro territorio questo vuol dire ripensare il sistema di trasporto, i dati della qualità dell’aria fanno pensare. Questo vuol dire pensare al sistema idrico oggi in stress costante tanto per il tema delle precipitazioni, ma soprattutto dell’inquinamento delle falde che tocca larga parte della provincia. Questo vuol dire ripensare il sistema elettrico favorendo la svolta verso le rinnovabili. Questo vuol dire prendere di petto il tema dello sviluppo cercando di pensare a quale futuro vogliamo intraprendere in agricoltura così come per l’industria”. 

Gli scenari che le prime bozze di GEO7 che hanno iniziato a circolare nei mesi scorsi vedono la necessità di un impegno importante e continuativo, anche e soprattutto per l’Occidente. “Il messaggio è che il futuro non è per forza un inferno. Non c’è da gettare la spugna. Questo è il messaggio che, come comunità scientifica, stiamo cercando di dare, al costo di essere come al solito presi per “gl’intelligentoni” di turno. Al di là dei nomi che ci prenderemo, sono convinto che il nostro territorio saprà ancora con più forza esprimere il senso del fare”.

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