5 Settembre 2024
05:28
Indagine Altroconsumo: svelati i supermercati più convenienti in provincia di Alessandria
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Come ogni anno Altroconsumo ha pubblicato l’Indagine supermercati, nata con l’obiettivo di confrontare il posizionamento di prezzo dei supermercati per aiutare il consumatore a scegliere il punto vendita in cui fare la propria spesa e contribuire alla trasparenza e alla competitività del mercato. Effettuato dal 4 marzo al 31 marzo in ben 1.140 negozi distribuiti in 65 città italiane, lo studio misura il posizionamento di prezzo dei punti vendita e delle catene della grande distribuzione sulla base di quattro possibili panieri di spesa (prodotti di marca, a marchio commerciale, più economici e misto), sintetizzando l’analisi di 1.400.000 prezzi di tutti i prodotti presenti a scaffale in 126 categorie di prodotti alimentari, per la cura della casa e della persona e alimenti per animali.
In Italia rallenta la corsa dei prezzi: +0,25% nei discount, +1,74% nei super e +1,6% negli iper. Fra i discount, al momento delle rilevazioni, i più convenienti sono In’s Mercato per la spesa mista e Lidl per i prodotti economici. Nella spesa di prodotti di marca conquista la prima posizione Bennet, mentre Famila Superstore si conferma primo nella categoria spesa mista per iper e super.
Ecco la classifica dei primi 12 supermercati più convenienti in provincia di Alessandria:
- Galassia via Casalbagliano, Alessandria (risparmio massimo in città con 712 euro)
- Bennet via torino 26, San Michele-Alessandria
- Mercatò Extra, via Vecchia Torino 20 Alessandria
- Esselunga corso Borsalino 2, Alessandria
- Iper Oasi strada provinciale per Viguzzolo 2, Tortona
- Panorama corso Romita, Alessandria
- U2 supermercato corso Acqui 221, Alessandria
- U2 supermercato via Filzi 25, Alessandria
- Basko via Piave 104, Alessandria
- U2 supermercato piazza De Andrè 12, Alessandria
- Coop gli Archi via Sclavo 15, Alessandria
- Iper Serravalle via novi 31, Serravalle
A livello nazionale lo scenario del 2023 ha visto l’inflazione continuare a correre e, nonostante l’aumento dei redditi (+4,7%), il potere d’acquisto degli italiani si è ridotto di un ulteriore 0,5%, dopo la netta contrazione (-1,8%) registrata nel 2022, con conseguente erosione del risparmio delle famiglie. In questo quadro, l’Indagine supermercati elaborata dall’Organizzazione si propone di essere un supporto efficace per risparmiare sul “carrello della spesa”, costo difficilmente comprimibile, che rappresenta una voce consistente nel bilancio familiare. Grazie ai dati di Altroconsumo, infatti, una coppia con 2 figli, che spende mediamente 9.128 euro l’anno (dati Istat 2023) può arrivare a risparmiare fino a 3.400 euro acquistando i prodotti in assoluto più economici in vendita nel discount più conveniente dell’indagine per questo tipo di spesa. Ma anche un single può ottenere un risparmio significativo di 2.100 euro su una spesa media annuale di 5.548 (dati Istat 2023). In entrambi i casi si tratta di un risparmio di oltre il 35%.
RALLENTA LA CORSA DEI PREZZI
A fronte di un tasso di inflazione in calo, ma ancora alto nel 2023, la buona notizia è che nei 12 mesi da marzo 2023 a marzo 2024 i prezzi nei punti vendita presi in esame hanno mostrato mediamente aumenti contenuti e in alcuni casi quasi nulli. La tipologia di punto vendita che ha aumentato maggiormente i prezzi sono i super con un incremento dell’1,74% seguiti dagli Iper +1,6%. Chiudono i discount che, con lo 0,25% di aumento, praticamente non hanno variato i prezzi. Si tratta quindi di incrementi molto contenuti, che segnano un deciso cambio di passo nella dinamica dei prezzi del carrello della spesa che negli scorsi anni aveva registrato un’impennata: basti pensare che nel 2023 l’aumento medio dei prezzi sull’anno precedente nei discount, ipermercati e supermercati si attestava al + 12,6%.
INSEGNA PER LA SPESA MISTA: FAMILA SUPERSTORE E IN’S MERCATO LEADER DELLA PROPRIA CATEGORIA
Le classifiche variano in funzione del tipo di carrello: le cose cambiano molto, infatti, se si acquistano i prodotti più economici sullo scaffale, oppure quelli di marca, a marchio commerciale (con il logo della catena) o se si considera una “Spesa mista”, con tutti i tipi di prodotto. Quanto a quest’ultima opzione, i vincitori restano gli stessi del 2023: tra iper e super, la catena più conveniente dell’indagine (indice 100 in classifica) è di nuovo Famila Superstore. Conad e Pam seguono a una certa distanza, 104 punti, quindi con prezzi rilevati più alti del 4%; penultimo e ultimo posto, invece, per Bennet e Carrefour Market (a +10% e +11%). Quanto ai discount (in una classifica separata, non avendo lo stesso assortimento di marche), anche In’s conferma la vetta del 2023, seguito a distanza di un solo punto da Eurospin. Il più caro è invece Penny Market (che nel tempo ha anche perso quote di mercato): la spesa mista è costata ben il 13% in più rispetto al vincitore In’s.
LE CLASSIFICHE DEI PUNTI VENDITA E LE VARIAZIONI DI PREZZO FRA I NEGOZI NELLA STESSA CITTÀ
Se si preferisce la spesa di marca in iper e super, si può fare affidamento anche alle classifiche città per città: infatti – oltre a stilare le graduatorie globali per insegna e vari tipi di prodotto – Altroconsumo ha analizzato quali sono i negozi meno cari per i prodotti di marca, in ognuna delle 65 città visitate. I primi nove posti tra i negozi dell’indagine vanno alla catena Rossetto, nel Nord-Est; segue uno Spazio Conad in provincia di Bari, poi gli altri punti vendita meno cari visitati, fino alla trentesima posizione, sono quasi tutti del Nord; ultimi un Despar di Cagliari e un Carrefour Market di Cremona. Tra un negozio e l’altro i prezzi possono cambiare davvero molto, anche se non in tutte le città; in generale però, lungo lo Stivale, lo stesso prodotto è stato trovato anche al triplo. Si confermano infatti, come per le rilevazioni precedenti, le notevoli differenze di prezzo di alcuni articoli di marca fra un punto vendita e l’altro nella stessa città: in media del 100%, con punte anche del 200%, oltre il triplo.
QUALI SONO LE REGIONI PIÙ E MENO CARE AL SUPER?
Altroconsumo ha calcolato anche la spesa annua per regione considerando la spesa media delle famiglie italiane al supermercato (Istat, 2023) e i prezzi rilevati in tutti i punti vendita visitati.
Il Trentino Alto-Adige è la regione più economica dell’indagine, seguita da Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Calabria e Toscana. Le più care sono Valle d’Aosta, dove si spende il 16% in più della regione più economica, Lazio (+10%), Umbria e Marche (+9%) ed Emilia-Romagna (+8%). La spesa sul reddito pesa dal 12% al 14% nelle regioni con il reddito familiare annuo più alto (50-58mila euro), cioè Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte e Lazio. Mentre pesa dal 16 al 17% nelle regioni con il reddito familiare annuo più basso (40-43mila euro), cioè Calabria, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia. In quelle più povere, quindi, si spende fino al 5% in più del proprio bilancio rispetto alle regioni più ricche: a fronte di redditi molto più bassi i prezzi rilevati erano comunque simili o anche superiori rispetto a quelli delle regioni più ricche.