27 Gennaio 2016
23:00
Ospedaletto di Alessandria: 125 anni di cure e attenzione alla salute dei più piccoli
ALESSANDRIA – Avere 125 anni e non dimostrarli. E’ il caso dell’Ospedale Cesare Arrigo di Alessandria, per tutti semplicemente “l’Ospedaletto”. Una struttura d’eccellenza e soprattutto un riferimento per i bambini non solo della provincia di Alessandria. L’Infantile è del resto una delle due strutture in tutto il Piemonte ad avere un Pronto Soccorso pediatrico. Tutti i bambini di ieri, molti oggi genitori, sanno che in caso di malessere, ad ogni ora e ogni giorno, in Spalto Marengo, dietro il cancello recentemente ridipinto con i colori dell’arcobaleno, c’è sempre un medico specializzato nelle malattie dei più piccoli. Una sicurezza e una garanzia che in media porta al Pronto del Cesare Arrigo 22 mila bambini ogni anno. Tanti sono stati anche i piccoli pazienti visitati nel corso del 2015, e più precisamente 22340. Nel 67,5% dei casi gli accessi si sono poi rivelati “codici verdi” quindi non gravi (15095) e ancora meno preoccupanti nel 24,2% dei casi (5408 accessi per codici ‘bianchi”). I medici del Pronto Soccorso, durante lo scorso anno, si sono però anche occupati di 1774 bambini in codice giallo (il 7,94% degli accesi) e di 63 piccoli pazienti in condizioni critiche (accessi in codice “rosso” equivalenti allo 0,28% del totale). In media il tempo di attesa per i piccoli che arrivano in Pronto Soccorso in condizioni più gravi non supera i cinque minuti mentre attendono solo poco più di un’ora i bambini in codice “bianco”.
Particolarmente intenso è il lavoro di tutto lo staff medico del Pronto Soccorso il sabato , domenica e lunedì, giorni di maggiore afflusso e anche nelle fasce orarie dalle 8 alle 14 e poi dalle 14 alle 20 quando arriva in media il 35% dei pazienti (la media di accessi è invece del 28,7% nelle ore notturne). Forti dell’esperienza maturata in 125 anni di storia e di costante aggiornamento, lo staff medico e infermieristico del Cesare Arrigo ha messo a punto un rodato sistema che negli ultimi tre anni ha portato a un aumento di ricoveri in osservazione breve rispetto a quelli ordinari. Più di 1000 sono stati ad esempio i bambini “osservati” nelle quattro stanze allestite nell’area del Pronto Soccorso, che si sommano ai piccoli pazienti seguiti invece nel reparto di Pediatria del Cesare Arrigo. Il Pronto Soccorso dell’Ospedaletto, ha precisato del resto il Direttore del Dipartimento Pediatrico, il dottor Fernando Pesce, può esistere solo grazie alla presenza, nella stessa struttura di specialità come Terapia Intensiva, Radiologia, Chirurgia, Ortopedia, Neuropsichiatria infantile e la Pediatria.
La maggior parte dei ricoverati in questi reparti arriva proprio Pronto Soccorso, ma l’Ospedaletto segue anche pazienti cronici, in molti casi in rete con altri centri vicini, come nel caso dei bambini affetti da patologie oncologiche. Il Cesare Arrigo fa parte della rete piemontese di Oncologia Pediatrica che ha come hub il Regina Margherita di Torino. Grazie alle 4 stanze della zona Day hospital i bambini possono però essere seguiti anche ad Alessandria, evitando così il disagio di dover raggiungere sempre Torino per ogni trattamento o medicazione.
Punto di riferimento dei piccoli pazienti non solo piemontesi ma anche lombardi è poi la Diabetologia, un’altra eccellenza del Cesare Arrigo, all’avanguardia non solo per le apparecchiature ma anche per il tipo di approccio multidisciplinare utilizzato ad esempio con i bambini affetti da obesità perché in questi casi, ha sottolineato il dottor Pesce, “non basta una dieta, ma occorre un percorso a 360 gradi che coinvolga anche la famiglia”
Altrettanto all’avanguardia è poi la Chirurgia dell’Ospedaletto Infantile, ha sottolineato il responsabile, il dottor Francesco Vaccarella e, in generale, tutta l’area chirurgica tra cui l’Ortopedia che dispone di una sala dedicata che consente così di evitare la profilassi antibiotica. “Siamo tra i pochi in Italia a poterlo fare” ha sottolineato il responsabile, il dottor Carlo Origo.
Le specialità del Cesare Arrigo sono però innumerevoli e non riguardano solo l’abilità di tutto il personale sanitario o la complessità delle apparecchiature a disposizione della struttura. Centro di riferimento per i traumi gravi, l’Ospedaletto Infantile di Alessandria è anche un luogo dove sono considerati prioritari dei dettagli come i colorati elementi di arredo lungo i corridoi, l’acquario “che piace tanto ai bambini”, le aree gioco differenziate per età o ancora le stanze “relax” dove i genitori possono prepararsi un caffè o cucinare qualcosa. Perchè l’Ospedaletto è davvero un’eccellenza che oggi, dopo 125 anni di storia, ha deciso di interrogarsi sul futuro confrontandosi, il 18 e 19 febbraio, con i responsabili degli Ospedali Infantili presenti in Italia. Una “due giorni” di convegni e tavoli rotonde, aveva spiegato nelle passate settimane il Direttore Generale dell’Aso, la dottoressa Giovanna Baraldi, che porterà ad Alessandria Primari, medici e anche giovani ricercatori per ragionare apertamente dei presidi pediatrici nel nostro Paese.
Tatiana Gagliano