Autore Redazione
domenica
31 Gennaio 2016
23:00
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Cronaca - Valenza

La missione solidale di Cna onlus in Benin

La missione solidale di Cna onlus in Benin

VALENZA – Dal 13 al 24 gennaio CNA etica e solidale onlus ha svolto una missione solidale in Benin all’Orfanotrofio di Abomey Saint Enfant Jesus e nel  villaggio di Domè. “La situazione è sensibilmente  migliorata negli ultimi tempi – hanno spiegato i volontari di Cna tornati dalla missione –  in particolare sotto l’aspetto alimentare, dell’igiene, della cura e delle attenzioni dedicate ai giovani ospiti, così come anche i locali quali i dormitori, il refettorio e gli spazi comuni sono, seppur ancora bisognosi in alcuni aspetti di qualche intervento, dignitosi.

Le docce ed i servizi sono in fase di ristrutturazione e fra qualche settimana diverranno utilizzabili fornendo ai bambini, finalmente, la possibilità di utilizzare servizi igienici degni di questo nome; è migliorato anche il parco vestiario e l’attrezzatura per la frequentazione scolastica ed anche sul fronte della tutela della salute sono stati compiuti diversi passi avanti.

La presenza costante dell’assistente sociale e dello psicologo, unitamente a quella del maestro in appoggio per le attività scolastiche, sono divenuti supporti preziosi per l’educazione e la crescita corretta dei bambini.

Molto resta ancora da fare per migliorare la struttura nel suo complesso ma la crescita e l’evoluzione positiva della struttura è stata resa possibile dal nostro intervento grazie all’aiuto ed al sostegno di tanti amici e sostenitori della nostra Associazione ma in particolare ad una splendida donna qual è Suor Immaculée Sagbo responsabile della struttura per conto della Congregazione Beninese OCPSP, una persona che incarna i migliori aspetti manageriali, senso di responsabilità e di direzione e grande capacità umana di amare e di occuparsi dei più deboli e svantaggiati.

Per i bambini ospiti dell’Orfanotrofio Suor Immaculée è una dono di inestimabile valore.

Per la nostra Associazione è un onore ed un privilegio lavorare con Lei.

Nel Villaggio di Domè, dove il tempo si è fermato, il nostro intervento umanitario è passato ad occuparsi e a sostenere venti nuclei famigliari, con la fornitura di alimentari, vestiario, materiale scolastico e farmaci di primo utilizzo; la situazione collegata al progetto solidale “I fiori di Domè” è complessa in quanto le famiglie vivono la loro esistenza su un territorio molto vasto, in condizioni climatiche estreme (caldo fortissimo alternato a stagioni di piogge terrenziali) , con il flagello della malaria che si estende quotidianamente e la totale assenza di una parvenza di assistenza sia sanitaria che igienica.

Per fare un esempio, in alcune aree tra cui quella di Domè, sono attivati progetti gestiti da una organizzazione internazionale per l’educazione al contrasto alla defecazione in terreno aperto, con tutte le difficoltà del caso, acuite da abitudini e costumi consolidatisi nei secoli; il tentativo di educare la popolazione, almeno una parte di essa, si scontra per l’appunto con resistenze ataviche difficili da superare.

Quando si va in Benin e un po’ in tutta l’Africa nera in particolare, tra i tanti aspetti caratteristici e peculiari, ve ne sono almeno tre che colpiscono in particolare: la mancanza dello Stato, la totale assenza di politiche rivolte alla gestione dei rifiuti, l’incremento demografico.

Non sono novità, ma riteniamo sia corretto ribadire anche in questo contesto come, sempre in tema di esempi, la Stato del Benin sia totalmente assente; nel caso dell’Orfanotrofio si limita una volta ogni tanto a fornire piccole derrate alimentari, questione peraltro denunciata dalla stessa Suor Immaculée nell’ambito di un incontro con dei responsabili governativi a cui la nostra delegazione è stata invitata a partecipare.

Per quanto riguarda l’incremento demografico è un problema vero ed attuale, con la presenza in ogni villaggio di moltitudini di bambini che vivono in condizioni, il più delle volte, di estremo disagio, per usare un eufemismo; la devastante presenza di discariche a cielo aperto in ogni dove è poi la rappresentazione più concreta dell’autentica catastrofe presente in relazione alla gestione dei rifiuti.   

Nelle zone rurali tali aspetti sono più radicati e presenti, mentre nei grandi agglomerati urbani la situazione migliora di poco, seppur in presenza di un tasso di inquinamento a livelli astronomici, con un traffico impazzito in ogni momento.

In tutto ciò siamo consapevoli che sono presenti anche altre criticità quali sempre esempio la violenza sulle donne e sui bambini, il traffico di organi umani, la povertà e la miseria endemica, la diffusione della malaria e ci fermiamo qui.

L’intervento della nostra Associazione è un piccolissimo contributo per cercare di aiutare persone e bambini in particolare che in caso contrario vivrebbero in condizioni di esasperato disagio sia psicologico che materiale, vogliamo continuare ed accrescere la nostra capacità di intervento, per fare questo abbiamo bisogno del sostegno di tanti, quei tanti che si da ora ringraziamo.”

 

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