Cronaca - Alessandria

All’Ospedale di Alessandria 13 nuovi posti letto di terapia semi-intensiva: 5 sono al Pronto Soccorso

ALESSANDRIA – Questo venerdì all’Ospedale di Alessandria sono stati inaugurati 13 nuovi posti letto di Terapia Semi-Intensiva previsti dal “Piano straordinario di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza COVID-19”, avviato ai sensi del D.L. n. 34 del 2020 e approvato dalla DGR del 12 giugno 2020, oggi confluito nei fondi del PNRR di cui la scadenza è stata prorogata al 2026. L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria si colloca quindi tra le prime in Regione Piemonte a concludere tutte le azioni previste dal Piano, con un investimento di circa 3.7 milioni di euro. 

Nel dettaglio, l’adeguamento del reparto di Terapia Semi-Intensiva ha comportato opere di manutenzione straordinaria che hanno portato alla creazione di 8 posti di Terapia Semi-Intensiva, di cui uno in isolamento, all’interno di un’area di circa 120 metri quadrati. I lavori, durati da gennaio a maggio 2024, ammontano a un importo di circa 200.000 euro. «L’area è attualmente dedicata al miglioramento del setting assistenziale dell’Unità Coronarica a cui è attigua – ricorda Gianfranco Pistis, Direttore di Cardiologia “che conta sempre numerosi pazienti a causa dell’alta incidenza delle patologie cardiovascolari, ma i posti letto sono convertibili anche in intesivi nel caso di emergenza pandemica».

La realizzazione di una nuova area semi-intensiva in Pronto Soccorso, invece, ha richiesto un investimento di circa 412.000 euro e ha portato alla creazione di 5 posti di Terapia Semi-Intensiva in un ambiente controllato e sicuro di circa 110 metri quadri. I lavori, durati da maggio 2022 a settembre 2024, hanno incluso l’adeguamento degli impianti elettrici e dei gas medicali, nonché la fornitura di attrezzature elettromedicali. È stata anche dedicata una particolare attenzione alla gestione della pressione relativa negli ambienti, consentendo al personale sanitario di regolare la pressione dell’area in base alle esigenze dei pazienti, garantendo così la sicurezza e la salute degli stessi. «L’area, ideata al fine di ospitare eventuali pazienti Covid da tenere isolati rispetto agli altri presenti in Pronto Soccorso e viceversa” spiega Riccardo Boverio, Direttore di Medicina d’Emergenza e Urgenza “è ad oggi utile per pazienti fragili e complessi che non hanno le caratteristiche cliniche per essere ricoverati in Terapia Intensiva, ma che allo stesso tempo necessitano di cure e spazi adeguati alla loro criticità».

Al termine dei lavori previsti dal “Piano straordinario di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza COVID-19”, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria può quindi contare, rispetto alla fase pre-pandemica, su una dotazione aggiuntiva di sette posti letto di Terapia Intensiva e sedici posti letto di Terapia Semi – Intensiva, convertibili in emergenza in Intensiva.

Federico Riboldi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte: «Oggi inauguriamo queste importanti opere che si inseriscono nel più ampio progetto di edilizia sanitaria che sta interessando il Piemonte: quelle che stiamo osservando in questi tempi sono le più significative dal dopoguerra a oggi. Si tratta di un cambiamento epocale in un periodo di grandi trasformazioni. In questo contesto, unire gli sforzi è essenziale per raggiungere l’obiettivo di una sanità universale ed efficace. A dimostrazione di questo, anche la candidatura per il riconoscimento IRCCS, un processo intrapreso grazie al DAIRI, diventa la certificazione del buon lavoro svolto non solo qui ma in tutti gli ospedali piemontesi».

Valter Alpe, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria: «É motivo di grande orgoglio per la nostra Azienda essere la prima in Piemonte ad aver completato i lavori previsti da questo Piano Straordinario. Questa progettualità, nata durante la pandemia, ci permette di implementare le aree di Terapia Semi-Intensiva del nostro Ospedale a supporto dei pazienti più critici ospitati nel Pronto Soccorso e in Unità Coronarica. Aver completato questo importante adempimento normativo ci dà grande soddisfazione, soprattutto se considerato nel contesto di crescita complessiva dell’Ospedale».

Roberto Barbato, Prorettore dell’Università del Piemonte Orientale: «La realizzazione di queste opere dimostra ancora una volta la grande crescita e soprattutto la grande evoluzione che sta percorrendo l’Azienda Ospedaliero – Universitaria che si sta dimostrando sempre più performante e a misura di paziente».

Domenico Ravetti, Vicepresidente del Consiglio Regionale: «Si tratta di un progetto che guarda al futuro: il potenziamento della rete ospedaliera è una sfida complessa che possiamo affrontare con grande dialogo. Dobbiamo fare il massimo per garantire al personale le migliori condizioni di lavoro, assicurando un numero adeguato di professionisti che vedano nelle nostre strutture non solo un luogo di passaggio, ma una realtà stabile e di valore».

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