Autore Redazione
lunedì
1 Febbraio 2016
23:00
Condividi
Cronaca - Piemonte

Nel 2015 nate 26.155 aziende in Piemonte. Il bilancio, però, è ancora negativo

Nel 2015 nate 26.155 aziende in Piemonte. Il bilancio, però, è ancora negativo

ECONOMIA – Sono 26.155 le imprese complessivamente nate nel corso del 2015 in Piemonte. Il dato raccolto dalle Camere di Commercio piemontesi ha fatto registrare un saldo purtroppo ancora negativo per 508 unità. Sempre lo scorso anno, infatti, le cessazioni sono state 26.663. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si è tradotto in un tasso di crescita del -0,11%, un dato per il quarto anno negativo, seppur in miglioramento rispetto alle flessioni registrate nel 2014 (-0,44%) e nel 2013 (-0,54%). Il segno meno delle imprese piemontesi è oltretutto in controtendenza rispetto a quello nazionale (+0,75%). La crisi che ha caratterizzato il sistema imprenditoriale negli ultimi anni non è stata quindi superata, soprattutto dalle imprese poco strutturate e di piccole dimensioni.

Quasi tutte le province piemontesi sono in sofferenza ad eccezione di Novara, che registra un tasso di crescita positivo (+0,37%), e Torino, che manifesta una sostanziale stabilità (+0,02%).

Cuneo evidenzia una dinamica sostanzialmente in linea con la media regionale (-0,18%), mentre contrazioni più significative caratterizzano gli altri territori: Asti mostra un tasso di crescita della base imprenditoriale pari a -0,24%, seguita da Alessandria (-0,40%) e dal Verbano Cusio Ossola (-0,46%). I risultati meno brillanti appartengono a due province del Piemonte nord-orientale: Vercelli, con un tasso del -0,50%, e Biella (-0,81%).

Dall’analisi del tessuto imprenditoriale piemontese per classe di natura giuridica, si osserva come le società di capitale (+2,75%) e le altre forme (+1,51%) continuino ad evidenziare dinamiche positive, mentre risultano negativi gli andamenti delle imprese individuali (-0,41%) e delle società di persone (-1,42%).

Valutando i tassi annuali di variazione percentuale dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come, anche nel 2015, il turismo abbia manifestato la performance migliore (+2,10%), seguito dal comparto degli altri servizi (+1,30%). Risulta leggermente negativo lo stock del commercio (-0,28%), mentre appaiono maggiormente penalizzati gli altri settori, pur evidenziando un’erosione della base imprenditoriale inferiore a quella mostrata nel 2014: agricoltura (-1,48%), costruzioni (-1,59%) e industria in senso stretto (-0,45%).

“I dati del 2015 sono più confortanti rispetto a quelli dell’anno precedente, ma il tessuto imprenditoriale piemontese continua a mostrarsi in sofferenza in quasi tutte le province e nei settori produttivi più caratteristici della nostra regione. Una nota positiva arriva, ancora una volta, dal turismo, comparto che sempre di più dobbiamo essere in grado di sostenere e valorizzare. Certo, l’emergenza neve di questo inverno non aiuta, e proprio nei giorni scorsi il sistema camerale, in sinergia con gli operatori del settore e le istituzioni, ha convocato un tavolo di confronto, ottenendo dalla Regione Piemonte l’impegno a sbloccare quasi 4 milioni di euro di contributi – ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. Questo è solo uno dei tanti esempi dell’impegno delle Camere di commercio a sostegno delle imprese del territorio; sostegno che speriamo non venga azzerato dalla riforma in atto, in un momento così delicato per le imprese della nostra regione”.

 

 

Condividi