3 Febbraio 2016
23:00
Bellavita chiuso ma abbonamenti ancora da pagare: ecco cosa fare
SPINETTA MARENGO – La complessa vicenda del Bellavita di Spinetta Marengo non ha catapultato “in un limbo” solo i dipendenti del centro benessere (clicca QUI per la notizia). La porta del centro da due mesi è chiusa anche per gli utenti della piscina e della palestra. Decine e decine di persone che avevano già pagato abbonamenti, in alcuni casi affidandosi a una finanziaria per rateizzare la spesa. In molti, soprattutto negli ultimi giorni, si sono quindi rivolti all’Adiconsum di Alessandria, quanto meno per bloccare il pagamento di servizi di cui non potranno fruire nei prossimi mesi.
Per gli utenti del centro che hanno chiesto un finanziamento per pagare l’iscrizione, ha spiegato Ernesto Pasquale, responsabile dell’associazione dei consumatori della Cisl, “una soluzione per fortuna c’è“. Questo tipo di finanziamento, infatti, decade quando si verifica l’inadempimento del fornitore del servizio. La risoluzione del contratto non è però automatica e bisogna seguire la procedura prevista dalla legge per non passare “dalla parte del torto” e ritrovarsi a poi a dover scontare tutte le conseguenze del mancato pagamento delle rate di un prestito. Condizione per bloccare le rate dei prossimi mesi con questo iter, ha aggiunto il responsabile Adiconsum, è che nel modulo prestampato siglato dall’utente ci sia innanzitutto la dicitura “prestito finalizzato”, ossia concesso con il preciso scopo di ottenere un bene o un servizio. “Tutti i moduli prestampati che abbiamo visionato fino ad oggi l’avevano – ha aggiunto Pasquale – In base a una norma prevista sia dal Codice del Consumo che dal Testo Unico Bancario, gli utenti in questo caso devono fare una raccomandata alla Wellness Age srl con la quale sostanzialmente devono intimare alla società di metterli in condizione di usufruire dei servizi per i quali hanno pagato, concedendo un termine per adempiere. Scaduto questo lasso di tempo l’utente ha il diritto di considerare risolto il contratto con la Wellness Age”. A questo punto va inviata una seconda raccomandata, in questo caso indirizzata alla società finanziaria. “L’utente deve comunicare formalmente alla finanziaria che non pagherà più le rate, salvo recuperare anche quelle già versate, per inadempimento della Wellness Age srl”. Riavere indietro il denaro già versato forse non sarà facile e potrebbero aprirsi scenari diversi da utente a utente ma, ha aggiunto Ernesto Pasquale “resta fermo il diritto di tutti quelli che hanno chiesto un prestito finalizzato a non pagare più le rate, salvo la ripresa dell’attività della struttura“.
Ben più complicata e tortuosa appare invece la strada per chi ha già saldato gli abbonamenti. “Dalla dichiarazione di fallimento della Wellness Age questi utenti diventeranno di fatto creditori della società. Non so se una volta chiusa la procedura la massa attiva sarà sufficiente anche per restituire questo denaro. Trattandosi di crediti chirografari, senza garanzie reali o personali, temo che le speranze non siano molte”. Chi ha scelto la strada del prestito “finalizzato” ha rimarcato Ernesto Pasquale, ha quanto meno la possibilità di non dover più versare le rate dei prossimi mesi ma è fondamentale seguire l’iter previsto dalla legge. “L’Adiconsum di Alessandria è disponibile a fornire gratuitamente consigli. La nostra associazione, e so che anche altre lo stanno facendo, ha già avviato le procedure per bloccare le rate dei finanziamenti per una decina di utenti del Bellavita. Chi volesse affidarsi a noi per l’invio delle raccomandate deve pagare la quota associativa perché, per legge, noi possiamo scrivere e agire solo nell’interesse e per conto dei nostri tesserati”.
Per avere maggiori informazioni potete contattare l’Adiconsum di Alessandria. Gli uffici, in via Tripoli 14 sono aperti lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9 alle 12.30 e il martedì pomeriggio dalle 15 alle 18.30 (telefono 0131 253132)
Tatiana Gagliano