25 Ottobre 2024
05:44
Maxi squalifiche alla Frugarolese per minacce di morte ma la società smentisce: “Non è vero, quereliamo”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Mano pesante del Giudice Sportivo nei confronti della Polisportiva Frugarolese dopo le intemperanze di domenica scorsa durante il match interno della Prima Categoria poi vinto 2-1 contro il Casalnoceto. La società dovrà pagare 100 euro di multa perché “i propri tesserati per tutta la durata della gara, perdevano tempo volontariamente nelle riprese di gioco, causando nervosismo negli avversari e dimostrando scarsa sportività”.
Il massaggiatore Giovanni Meneghello e il presidente Riccardo Malfatti, inoltre, sono stati rispettivamente squalificati per 6 e 4 mesi. Nel dettaglio secondo quanto riferito dal Giudice Sportivo il massaggiatore avrebbe “insultato e minacciato di morte l’allenatore avversario a gioco in svolgimento” e “dopo la notifica del provvedimento disciplinare rivolgeva intimidazioni e gravi offese anche all’arbitro. Inoltre, prima che riprendesse il gioco, il signor Meneghello riprendeva la lite con il mister avversario Marco Sartori, che non reagiva, minacciandolo e colpendolo con pugni e con un calcio nelle parti intime, prima di essere fermato dai propri dirigenti”.
Secondo il Giudice Sportivo, inoltre, il presidente Malfatti si sarebbe macchiato di “una condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’arbitro, pesantemente insultato e minacciato di morte dopo la concessione di un rigore in favore degli avversari”.
Sia Meneghello che Malfatti, però, hanno smentito di aver minacciato di morte il mister avversario e l’arbitro, annunciando anche il ricorso e la possibilità di adire a vie legali: “Sono calunnie“ ha sottolineato Meneghello ai microfoni di Radio Gold “ci sono stati insulti e ammetto di non aver adottato un comportamento idoneo ma non ho mai minacciato di morte nessuno. Non ho colpito il mister avversario con un pugno e non l’ho colpito con un calcio nelle parti intime. Ammetto di averlo colpito con un calcio ma non in maniera violenta: lo avevo fatto per allontanarlo. Sono stato continuamente provocato. Ora stiamo valutando di interpellare di nuovo l’arbitro: se confermerà queste accuse non escludo di adire alle vie legali perché non sono un delinquente e la nostra è una società onesta”.
“Faremo ricorso e procederemo alla querela” ha aggiunto il presidente Malfatti ai nostri microfoni “questa sentenza macchia il nome della nostra società, da anni sempre attenta al lavoro con i giovani. Ammetto di essere andato in escandescenze e di aver utilizzato toni accesi ma non ho minacciato di morte nessuno. Anche il nostro massaggiatore ha sbagliato a reagire ma dico che dall’altra parte ci sono state delle continue provocazioni da parte dell’allenatore avversario. Inoltre a mio avviso l’arbitro non ha diretto in buona fede: c’è stata una continua disparità di trattamento. Ci sono stati eventi simili che, però, contro di noi si sono tramutati in cartellini rossi e rigori assegnati: non è avvenuto lo stesso a parti invertite. Ci sono stati ben 16 minuti di recupero alla fine. Io mi sono arrabbiato quando è stato fatto ripetere un calcio di rigore a nostro sfavore dopo che il nostro portiere lo aveva parato”.
Proprio il mister del Casalnoceto, Marco Sartori, è stato squalificato fino al 5 novembre, “per aver provocato il massaggiatore avversario”. Secondo il Giudice Sportivo, però, dopo l’espulsione di quest’ultimo, Sartori è uscito dal campo “senza protestare e senza reagire alla successiva aggressione”.
“Smentisco di aver continuato a provocare come invece sostiene la Polisportiva Frugarolese” ha sottolineato mister Sartori “la Polisportiva Frugarolese ha continuato a perdere tempo per tutta la partita. Facevano sparire i palloni per rallentare la ripresa del gioco. Inizialmente i minuti di recupero erano 10 ma poi sono diventati 16 perché ci sono state delle espulsioni nei confronti dei loro tesserati. Anche il Giudice Sportivo ha confermato il comportamento anti sportivo della Frugarolese, nel riferimento alla multa di 100 euro per perdita di tempo volontaria. Infine non conosco l’arbitro di persona al di fuori del campo: l’ho semplicemente salutato perché già l’anno scorso aveva diretto una nostra gara”.
Cinque gare di stop, infine, per il portiere della Frugarolese Marco Bodrito.