Autore Redazione
giovedì
21 Novembre 2024
10:14
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Cronaca - Eventi - Incontri - Alessandria

134 anni per arrivare alla parità di genere globale: un talk di Amapola affronta il tema

134 anni per arrivare alla parità di genere globale: un talk di Amapola affronta il tema

ALESSANDRIA – 134: sono questi gli anni che secondo il Global Gender Gap Report ci separano ancora dalla parità di genere a livello globale. In avvicinamento alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Amapola ha deciso di lanciare il talk online Centotrentaquattro: corsa contro il tempo per la parità di genere, un evento che vuole approfondire l’importanza dell’equità di genere come sfida collettiva. A partire dal tempo che ancora ci attende per raggiungerla: un’attesa che richiede un impegno urgente per trasformare la realtà e, soprattutto, strategie concrete.

Parte del programma off del Festival L’eredità delle donne, l’evento si terrà su Zoom venerdì 22 novembre 2024, alle 17, e sarà moderato da Emilia Blanchetti, responsabile DEI di Amapola, esperta in diversità, equità e inclusione. A confronto ci saranno tre voci autorevoli: Chiara Bacilieri di Lifeed, Flavia Brevi di Fondazione Libellula e Flaminia de Romanis di Valore D.

«Non possiamo lasciare che la violenza e la disuguaglianza di genere abbiano visibilità solo in momenti tragici o commemorativi. La parità è una questione trasversale e globale, che tocca ogni ambito della nostra società e che richiede attenzione costante: vediamo quanto sta succedendo in Iran, in Afghanistan, e – perché no – anche negli Stati Uniti. Per questo abbiamo voluto incentrare il nostro dibattito sulle soluzioni per colmare questo divario e accorciare questa sala d’attesa», sottolinea Micol Burighel, Responsabile Parità di Genere di Amapola. Il talk esplorerà il ruolo determinante della politica, dell’educazione, delle aziende e della società civile nel costruire una cultura inclusiva che sostenga il cambiamento.

Un impegno continuo per la parità e l’inclusione

Il talkCentotrentaquattro” si inserisce all’interno di un impegno più ampio di Amapola, che da tempo è in prima linea per promuovere una cultura inclusiva e paritaria. Questo impegno si riflette anche nel nuovo Report d’impatto e sostenibilità della Società Benefit, una rendicontazione delle iniziative intraprese e dei valori che guidano l’agenzia. Il report, disponibile online, è stato redatto interamente al femminile sovraesteso, sin dal titolo: Umane. Una scelta simbolica, ispirata alla provocazione dell’Università di Trento, per stimolare una riflessione su come il linguaggio possa essere allo stesso tempo strumento di esclusione oppure veicolo di emancipazione e parità.

«Il concept di quest’anno – spiega Sergio Vazzoler, co-founder di Amapola – nasce da una riflessione profonda sulla nostra identità e su ciò che, nell’essere umano, ci accomuna. L’uso del femminile sovraesteso non è ovviamente una soluzione, ma una provocazione per evidenziare come il linguaggio possa amplificare il senso di esclusione. E vi assicuro che leggere o scrivere un documento interamente al femminile fa sentire forte che si sta escludendo qualcuno dal discorso. Perché il contrario dovrebbe essere diverso, solo per convenzione linguistica? Le convenzioni rispecchiano il periodo in cui si diffondono, dopotutto. E forse siamo in una nuova fase».

Il report Umane testimonia l’impegno di Amapola per la sostenibilità e l’uguaglianza attraverso oltre 1.500 ore dedicate agli obiettivi di beneficio comune, 18 progetti a sostegno delle comunità locali e più di 4.000 persone coinvolte in iniziative di sensibilizzazione. Fra i progetti di spicco, il podcast sulla comunicazione ambientale, la formazione pro bono a oltre 700 studenti e studentesse e le tante iniziative dedicate al benessere in azienda.

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