Autore Redazione
mercoledì
4 Dicembre 2024
05:14
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Cronaca - Alessandria

Senzatetto: struttura per emergenza freddo al completo dal primo giorno. “Non era mai successo così presto”

Senzatetto: struttura per emergenza freddo al completo dal primo giorno. “Non era mai successo così presto”

ALESSANDRIA – La storia dolorosa di ieri mattina è un campanello di allarme di una situazione sempre più grave. La morte del senzatetto lungo il viale pedonale di Spalto Marengo, a pochi passi dal pronto soccorso, è il racconto di una questione sociale preoccupante e che investe tutti noi. L’uomo, Mohamed Son, aveva dormito nel dormitorio gestito dalla Caritas ed era poi uscito la mattina. Sembra avesse già problemi di saluto ma che avesse rifiutato le cure in ospedale. Martedì però la sua vita si è spenta, ai piedi di una panchina davanti alla scuola Volta.

Una storia che racconta le difficoltà di molte persone definite invisibili ma che così non sono se si frequentano i posti di chi li assiste quotidianamente. Come spiegato dal Direttore della Caritas, Giampaolo Mortara, infatti, la “sensazione è che quest’anno la situazione dei senzatetto sia più grave del passato“. Le strutture per l’emergenza freddo sono state aperte proprio lunedì 2 dicembree per la prima volta abbiamo riempito subito i 26 posti letto destinati agli uomini. Questo in passato avveniva sotto Natale o subito dopo, mai così presto ed è perciò che temiamo in un peggioramento di questo scenario“.  Difficile tuttavia trovare una soluzione definitiva perché “le storie di ciascuno degli homeless è diversa l’una dall’altra. Spesso – continua Mortara – qualcuno rifiuta le cure, non vuole andare in ospedale, non vuole nemmeno entrare nelle strutture e anche prestare assistenza diventa quindi complicato”. L’aiuto in strada rappresenta perciò l’unico appiglio possibile ma l’assistenza della Casa di Quartiere, da sempre anche lei vicina agli ultimi, non può essere quotidiana. Solo alcuni giorni fa era stato lanciato l’appello per raccogliere coperte e indumenti invernali, richiamo che vale a maggior ragione in questi giorni. “Servono coperte, sacchi a pelo, scarpe pesanti, cappelli e sciarpe ma tutti in buono stato e adatti ad affrontare temperature rigide“. Tutto può essere portato nella sede di via delle Orfanelle il mercoledì e il sabato. L’inverno insomma non è ancora iniziato ma è già emergenza ed è necessario capire quanto il nostro poco sia moltissimo per chi sta attraversando l’inverno della vita. Una semplice scintilla è molto più di quanto si possa immaginare.

Anche il richiamo dell’assessore alle Politiche sociali, Roberta Cazzulo, va in questo senso: “Questo triste evento ci spinge a fare ancora di più, insieme all’Unità di strada, al Cissaca, all’Asl e ai preziosissimi volontarie e volontari, e agli enti del terzo settore. Con l’ampia rete di enti e associazioni che con noi collaborano, faremo il possibile, nel rispetto delle libertà di scelta di ogni individuo, per condurre chi non ha un tetto e vive una condizione di estrema marginalità sociale ad accettare una sistemazione, seppur provvisoria, nei nostri centri di accoglienza notturna – afferma l’assessora alle Politiche Sociali Roberta Cazzulo -. Attraverso l’Osservatorio delle Politiche Sociali, coinvolgendo Cissaca, Asl, Dipartimento di Salute Mentale, Cittadinanza attiva, Caritas e Casa di Quartiere – Associazione San Benedetto al Porto, Company & co, continueremo a monitorare e programmare in maniera continuativa interventi di sostegno alle fasce più deboli della popolazione”.

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