Rsa di Gavi, Asl propone un affidamento diretto. Sindacato Cse: “A rischio 15 lavoratori su 35”
GAVI – “Non sono emerse delle soluzioni concrete e definitive”. Così il sindacato Cse Sanità ha commentato l’esito del confronto di martedì in Prefettura sul futuro della rsa di Gavi, dopo il presidio dello stesso sindacato a tutela dei 35 lavoratori della struttura. La cooperativa Codess, infatti, non vorrebbe continuare a gestire l’appalto perché non in grado di sostenere il costo di 200 mila euro necessari alla certificazione di agibilità antincendio. Per questo motivo, quindi, la casa di riposo potrebbe chiudere il 1° gennaio.
Come ha riferito il sindacato Cse “ieri Asl, come ultima ratio, ha prospettato la volontà, per tamponare questi 4/5 mesi di procedere con un affidamento diretto per la gestione globale della struttura ma riducendo il numero di ospiti dagli attuali 35 a 24. Questa soluzione, che sembra l’unica possibile oltre a quella della chiusura definitiva della struttura, porterebbe alla diminuzione di circa 15 unità del personale”. Le parti si ritroveranno il prossimo 23 dicembre. Su Radio Gold le parole di Stefania Gallo, del sindacato Cse, intervistata prima dell’incontro a Palazzo Ghilini.