2 Gennaio 2025
19:26
Stazioni di Alessandria e Novi, sindacati di Polizia: “Scongiurati i tagli alla vigilanza”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Una vittoria importante, un importante successo nella difesa della sicurezza del territorio: il dialogo e la ferma difesa delle esigenze del territorio possono portare a risultati concreti”. Così i sindacati di Polizia Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp Polizia e Silp Cgil hanno annunciato la sospensione dei tagli alla vigilanza nelle stazioni di Alessandria e Novi, oltre all’avvio di una revisione della situazione: una fase di analisi che secondo i sindacati potrebbe portare, in futuro “addirittura a un incremento delle risorse”. Un risultato ottenuto, come hanno riferito le parti sociali, al termine di una “tesa riunione straordinaria avvenuta nella Sezione Polizia Ferroviaria di Alessandria lo scorso 30 dicembre”.
“Abbiamo contestato il riassetto organizzativo regionale, volto a una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica” hanno sottolineato i sindacati “abbiamo evidenziato l’eccellente gestione delle risorse e i brillanti risultati operativi raggiunti dalle stazioni di Alessandria e Novi Ligure. Non si possono penalizzare realtà virtuose che garantiscono elevati standard di sicurezza. Le stazioni di Alessandria e Novi Ligure, con il loro ruolo di snodi ferroviari, necessitano di un controllo capillare, capace di rispondere sia alle esigenze ordinarie che alle potenziali emergenze straordinarie. Ridurre le ore di vigilanza significa abbandonare i cittadini e gli operatori di Polizia a una situazione in cui la sicurezza è compromessa, soprattutto in un momento storico in cui la minaccia terroristica e le emergenze sociali richiedono risposte tempestive e incisive”.
I sindacati hanno poi sottolineato come la “drammatica riduzione di personale” (“solo ad Alessandria ne mancano dieci in stazione“) abbia “ripercussioni negative anche sulle aree limitrofe alle stazioni. Già nel 2017 la chiusura dei posti Polfer di Acqui Terme, Casale Monferrato, Arquata Scrivia e Tortona ha lasciato un vuoto enorme nella sicurezza di un’area strategica. Senza un presidio fisso, interi territori sono stati lasciati scoperti, rendendo difficoltoso il controllo delle aree ferroviarie e circostanti. La stazione di Tortona, ad esempio, è oggi un simbolo delle conseguenze di queste scelte politiche sbagliate e scellerate: un crocevia fondamentale per i trasporti ferroviari e stradali, privato di un punto di riferimento essenziale per la sicurezza. Continueremo a vigilare affinché la sicurezza non sia compromessa e lavoreremo per garantire risorse adeguate alle esigenze dei cittadini e degli operatori di polizia”, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali al termine della riunione, sottolineando l’importanza di “un confronto costruttivo con l’amministrazione regionale per una gestione più equa e attenta alle specificità di ogni territorio”.