11 Gennaio 2025
14:47
Pfas, Regione Piemonte: “Entro fine gennaio i primi esiti dei prelievi di dicembre”
ALESSANDRIA – Sono previsti “entro la fine di gennaio” i primi esiti dei campioni di sangue raccolti durante il Biomonitoraggio avviato a Spinetta Marengo. Come spiegato dalla Regione Piemonte, “proprio in questi giorni“, infatti, sono “in fase di conclusione” le analisi nel laboratorio di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’AOU Città della Salute di Torino.
Nella prima fase, che si è svolta dal 23 novembre al 13 dicembre, sono stati effettuati 135 prelievi utili per testare l’organizzazione del sistema, il coordinamento con il laboratorio analisi di Torino e l’adesione al biomonitoraggio, che si è svolta attraverso contatti telefonici ai residenti nella fascia fino a 500 metri dallo stabilimento, sorteggiando la lettera iniziale del cognome da cui partire.
“Nel pieno rispetto delle tempistiche proseguiamo senza sosta con il biomonitoraggio – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi – Come ho sempre ribadito, l’attenzione rimane alta e lo stiamo confermando con questo importante studio. Finora, è sempre bene ribadirlo, non si sono riscontrati i dati allarmanti registrati per esempio in Veneto, ma nonostante questo l’impegno è massimo proprio per esser pronti a ogni eventualità, così come dimostrato con il campionamento continuo delle acque. Quindi andiamo avanti con determinazione con la ferma volontà di tutelare in ogni modo la salute dei cittadini di Spinetta Marengo e del territorio che la circonda”.
Gli operatori dell’Asl AL hanno contattato in tutto 388 persone e fissato 200 appuntamenti: 65 persone, pur avendo aderito telefonicamente e fissato l’appuntamento non si sono presentate. Chi si è presentato è stato informato sulla natura dello studio, ha espresso i relativi consensi alla privacy e al trattamento dei dati e ha ricevuto una lettera da consegnare al medico di famiglia per segnalare la propria adesione allo studio. Dopodiché è stato effettuato il prelievo sul mezzo mobile e, attraverso un questionario, sono stati raccolti dati relativi agli stili di vita, all’alimentazione e all’attività lavorativa.
Appena i risultati saranno disponibili la task force regionale coordinata dall’assessore Riboldi sarà convocata per una valutazione dei risultati in forma aggregata e per proseguire con il lavoro in corso per la definizione della presa in carico dei soggetti esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Contestualmente è previsto un nuovo incontro pubblico in cui i primi risultati saranno presentati alla popolazione e saranno illustrate le modalità di adesione al biomonitoraggio per tutti coloro che risiedono entro i 3 chilometri dallo stabilimento.
“Sono ventuno i componenti del gruppo di lavoro regionale per la gestione e la presa in carico dei soggetti esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) – ricordano dalla Regione Piemonte – La task force è articolata in una Commissione tecnica, a cui sono attribuiti compiti di valutazione delle attività di monitoraggio e di collaborazione alla gestione dei rapporti con i cittadini e le associazioni, e una Commissione clinica, che si occuperà invece degli approfondimenti sul profilo tossicologico dei PFAS finalizzati alla definizione di un percorso diagnostico-terapeutico per i soggetti maggiormente esposti alle sostanze perfluoroalchiliche“.
Sul sito della Regione Piemonte è disponibile il protocollo integrale e maggiori informazioni sull’inquinamento da PFAS e sulle attività di monitoraggio e limitazione del rischio: www.regione.piemonte.it/pfas.
Sul tema Pfas, intanto, questo sabato è in programma dalle 15 una assemblea pubblica nel Salone Parrocchiale di Litta Parodi moderata dal sindaco di Montecastello, Gianluca Penna, e con gli interventi dell’ex assessore all’Ambiente di Alessandria Claudio Lombardi, dell’avvocato Vittorio Spallasso e del dottor Lelio Morricone, quest’ultimo chiamato a parlare proprio di indagine epidemiologica, a cui parteciperanno i referenti dei Comitati Stop Solvay, Anemos, Vivere in Fraschetta e delle associazioni ambientaliste e che è aperta a tutta la cittadinanza.