Autore Redazione
giovedì
23 Gennaio 2025
05:58
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Cronaca - Alessandria

Biomonitoraggio Pfas, associazioni Fraschetta sollecitano la Regione: “Un diritto conoscere tutti i valori ematici”

Biomonitoraggio Pfas, associazioni Fraschetta sollecitano la Regione: “Un diritto conoscere tutti i valori ematici”

ALESSANDRIA – I Comitati Anemos, Stop Solvay, Vivere in Fraschetta e Greepeace non hanno ritenuto soddisfacenti le risposte della Regione alle richieste contenute nell’interrogazione da parte del consigliere regionale del M5s Pasquale Coluccio che aveva riportato a Palazzo Lascaris le osservazioni delle associazioni spinettesi a proposito del biomonitoraggio Pfas sulla popolazione: la mancanza dei dati sulla presenza di C6o4 e Adv e la richiesta di quantificare il c6o4 nelle urine. 

Riguardo la prima richiesta, come la stessa Regione aveva sottolineato a Radio Gold, Palazzo Lascaris ha sottolineato che “ad oggi non esistono valori soglia per possibili effetti sulla salute per queste molecole“. Regione Piemonte ha inoltre definito “non conforme agli obiettivi del biomonitoraggio” la proposta di misurare il c6o4 nelle urine perché “attualmente dal punto di vista sanitario non ci sono i parametri per l’interpretazione dei dati”. 

“È un diritto dei cittadini venire a conoscenza di tutti i valori ematici di PFAS che l’ente pubblico analizza” hanno invece sottolineato i Comitati “la Regione comunica che non esistono ancora soglie di rischio medico per queste sostanze ma allora ci chiediamo se un ente pubblico può accettare che sostanze di dubbio impatto sanitario prodotte da un’azienda possano finire nel sangue dei cittadini. Seppure la Regione affermi che queste sostanze non siano un problema, cosa contraddetta da diversi studi scientifici, perché allora vengono comunque analizzate seppure senza condividerle ai cittadini?”. 

“Nelle analisi effettuate dalla Regione Piemonte con lo scopo di individuare l’estensione attuale di inquinamento è stato scelto, puntualizzando che non è l’unico parametro che avrebbero potuto scegliere, lo studio Nas che tiene conto della somma di solo 7 pfas tra i quali alcuni mai prodotti nel sito di Spinetta Marengo e includendo il PFOA, pfas cancerogeno ma bandito dallo Stato italiano da 12 anni, pertanto non indicando nei referti medici tutte le attuali produzioni dell’azienda, che ricordiamo essere l’unica azienda in Italia a produrre PFAS. In conclusione, lasciamo una riflessione a ogni persona che leggerà queste nostre parole: sono davvero i cittadini a essere tutelati da questo biomonitoraggio?”

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