28 Gennaio 2025
05:00
Crisi artigianato: ad Alessandria 600 imprese e oltre 3.000 lavoratori in cassa integrazione nel 2024
PIEMONTE – L’artigianato piemontese sta attraversando una crisi profonda, con dati preoccupanti che mettono in evidenza le difficoltà di diversi settori chiave. Tra gennaio e novembre 2024, le imprese artigiane del Piemonte hanno utilizzato la cassa integrazione per un totale di 8,88 milioni di euro lordi, con un incremento del 62% rispetto al 2023. In base ai numeri forniti dall’EBAP (Ente Bilaterale Artigianato del Piemonte) che riguardano i numerosi interventi di cassa integrazione attraverso FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato), la provincia di Alessandria registra numeri significativi: 601 aziende e 3.288 addetti hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, rappresentando una delle situazioni più critiche dopo Torino.
Un quadro provinciale allarmante
A livello territoriale, Torino guida la classifica delle province più colpite con 2.125 imprese (11.687 addetti) che hanno usufruito della cassa integrazione, seguita da Alessandria con 601 aziende, Biella (465 aziende, 2.906 addetti) e Cuneo (426 aziende, 2.729 addetti).
“I numeri sono eloquenti e descrivono chiaramente il difficile momento che stanno vivendo le micro e piccole imprese artigiane, che costituiscono il 98% del nostro tessuto produttivo,” commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte.
Le cause della crisi
Tra i settori più colpiti emergono la meccanica di precisione, il tessile e l’abbigliamento, influenzati da dinamiche economiche e geopolitiche sfavorevoli. La crisi dell’automotive, con la riduzione delle esportazioni verso la Germania, e l’erosione di competitività del settore Moda per il boom dell’e-commerce e l’aumento dei costi, hanno aggravato la situazione.
Felici sottolinea inoltre come il settore edile, penalizzato dal decalage del Superbonus, e l’autotrasporto, sotto pressione per l’aumento di accise e pedaggi, abbiano contribuito ad accentuare le difficoltà complessive.
I costi dell’energia e la sfida della sostenibilità
Un ulteriore peso è rappresentato dall’aumento dei costi energetici e dalla crescente attenzione alla sostenibilità, che si traducono in spese aggiuntive per le aziende. “Le imprese artigiane – spiega Felici – stanno affrontando una duplice sfida: rimanere competitive in un mercato globale sempre più complesso e adattarsi alle nuove sensibilità dei consumatori. Questo comporta investimenti che molte realtà non possono sostenere, aggravando ulteriormente la loro situazione finanziaria”.
La crisi dell’artigianato piemontese, e in particolare di quello alessandrino, mette in evidenza la necessità di interventi strutturali e misure di sostegno mirate per garantire la sopravvivenza di un settore che rappresenta un pilastro dell’economia locale e nazionale.