5 Marzo 2025
05:44
Ordine dei Medici “spiazzato” dall’improvviso stop ai permessi per i parcheggi: “Ci arrangeremo”
ALESSANDRIA – Sarebbero circa 40 i professionisti, tra medici di base e pediatri convenzionati di Alessandria che, dallo scorso sabato, non possono più usufruire dei permessi per parcheggiare gratis negli stalli blu, invalidati da Amag Mobilità. Come ha riferito il Comune di Alessandria, l’azienda ha motivato questa decisione sottolineando un mancato introito connesso alle concessione. Una decisione che ha “spiazzato” l’Ordine provinciale dei Medici, come ha sottolineato il presidente Antonello Santoro.
“Non ci aspettavamo questa scelta da un giorno all’altro. Eravamo in attesa di una decisione. Appena saputa la notizia abbiamo contattato il Comune per avere chiarimenti. Ci è stato riferito che fino al 30 giugno, quando terminerà la convenzione con Amag Mobilità per la gestione dei parcheggi, non sarà semplice trovare una alternativa. Fino a quel momento, quindi, ci dovremo arrangiare”. La stessa amministrazione alessandrina aveva dichiarato di volersi fare carico di individuare categorie essenziali a cui cercare di far ottenere condizioni di sosta favorevoli: uno scenario che, da quanto dichiarato dal presidente Santoro, non appare fattibile almeno a breve termine.
Nei mesi scorsi erano continuate le trattative tra le parti ma senza successo: “Amag Mobilità ci aveva proposto di pagare il costo di un abbonamento medio moltiplicato per tutte le 5/6 aree della città. Insomma, sarebbe stato uno sproposito. A quel punto abbiamo chiesto di poterci sottoporre altre soluzioni ma non ci hanno più fatto sapere nulla. Ora abbiamo dato alcune indicazioni ai nostri colleghi” ha concluso il presidente Santoro “o pagare o, in caso di intervento urgente, assicurarsi di esporre sul cruscotto il contrassegno che ci identifica come medici. Ad oggi non possiamo escludere che, in questo ultimo caso, una eventuale multa possa comportare da parte nostra un ricorso alla Prefettura che contesti questa sanzione. Il medico deve poter agire il prima possibile se le condizioni del paziente lo impongono”.