Autore Redazione
mercoledì
12 Marzo 2025
05:22
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Cronaca - Alessandria

Settore edile, Fillea Cgil: “Preoccupati per i tagli del Governo e per la mancanza di politiche industriali serie”

Settore edile, Fillea Cgil: “Preoccupati per i tagli del Governo e per la mancanza di politiche industriali serie”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il segretario generale della Fillea Cgil Alessandria, Paolo Conte, ha fatto il punto sull’edilizia in provincia di Alessandria. “Un settore che da qualche anno registra importanti miglioramenti. Anche nel 2024 la crescita degli addetti del settore è di 290 unità in più rispetto all’anno precedente. Nel 2023 i lavoratori iscritti alla Cassa Edile erano 7287 contro i 7577 del 2024″. 

Si evidenzia nel dato complessivo un incremento dei lavoratori stranieri che sono passati da 3420 nel 2023 a 3837 del 2024 che costituiscono ormai più della metà dei lavoratori attivi. Si può certamente affermare che questo dato generale di crescita nel settore delle costruzioni nella nostra provincia è frutto dell’effetto dei bonus, del PNRR, della presenza della grande opera denominata Terzo Valico dei Giovi e della norma introdotta in tema di congruità”.

“Anche oggi l’edilizia rappresenta un volàno fondamentale per l’economia anche nella nostra provincia ma, nonostante questi numeri positivi, un dato in controtendenza che emerge è la diminuzione delle aziende regolarmente iscritte alla cassa edile di Alessandria, calo dovuto molto probabilmente anche alla cancellazione del super bonus, la nostra preoccupazione per il futuro che i tagli apportati dal governo e la mancanza di politiche industriali serie, queste cause possano causare ripercussioni importanti anche sul numero degli addetti e per l’intera economia del nostro settore e in particolare sulla salute delle aziende serie e che applicano correttamente le norme”.

“Per i lavoratori del settore un dato certamente positivo è il recente rinnovo del Contratto Nazionale sia dell’Edilizia Industria che delle Cooperative, rinnovo che prevede aumenti salariali sui minimi salariali del 18%, oltre a norme più stringenti sulla regolarità, sulla trasparenza e alla lotta ai fenomeni di evasione e elusione contributiva, da sempre aspetto di grande sofferenza per il settore. La stragrande maggioranza dei lavoratori, anche grazie ad una prova di democrazia sindacale, che sono stati consultati in merito al rinnovo contrattuale si è espressa in modo del tutto favorevole”. 

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