12 Marzo 2025
13:02
“Siamo pochi, serve uno stanziamento economico straordinario”: i Vigili del Fuoco del Piemonte sollecitano Cirio
PIEMONTE – Sono tante le criticità esposte dai sindacati dei Vigili del Fuoco del Piemonte Fp Cgil, Fns Cisl, Uil Pa, Usb Vvf, Conapo e Federdistat Cisal al presidente della Regione Alberto Cirio. Le parti sociali hanno evidenziato “l’insostenibile carenza di personale operativo permanente in cui versano tutti i Comandi provinciali. Le carenze nei piccoli comandi superano il 40% delle piante organiche. Nel 2025 si è aggiunto ai numeri di assunzioni inferiori alle necessità di turnover, male di tutto il Corpo Nazionale, un taglio delle risorse assegnate per la copertura in orario straordinario del soccorso che ha spinto i Dirigenti a soluzioni drastiche. Nella nostra regione oggi il territorio è coperto e assicurato da partenze incomplete, con distaccamenti a meno di quattro unità in servizio. I Comandi provinciali sono a numeri minimi nelle sedi capoluogo (11 unità comprensive di capi turno e sale operative), numeri ridicoli in considerazione delle necessità dettate dai piani discendenti di protezione civile o emergenze chimiche/biologiche/radiologiche/nucleari”.
Come hanno riferito ancora i sindacati “in alcuni casi i dirigenti devono limitare in alcuni casi la formazione per mantenere i dispositivi minimi, in altri il diritto alle ferie, ai permessi fino al normale recupero psicofisico tra i turni. La sicurezza che noi dobbiamo garantire ai cittadini con la nostra azione rischia di diventare una chimera debole e incompleta”.
Al Consiglio Regionale Sara Comoglio, Gianmario Librizzi, Massimiliano Smiriglia, Danilo Molinaro, Gioacchino Alfino e Salvatore Di Venti hanno ricordato “la situazione di rischio idrogeologico della regione, l’elevato patrimonio boschivo, il patrimonio edilizio di grande valore storico, i depositi nucleari, la delicatezza dell’ambiente montano e dei grandi impianti industriali pongono tutti noi oggi in situazioni dove le risposte ai cittadini potrebbero essere insufficienti. Le nostre necessità immediate, che riteniamo le necessità della regione per la maggior sicurezza dei cittadini, sono di difficile e complessa soluzione, a partire da concorsi e corsi che permettano di coprire in maniera omogenea le piante organiche delle sedi (a volte basterebbe un semplice e immediato scorrimento delle graduatorie)”.
Infine le parti sociali hanno invocato “atti politici forti per garantire il personale del Vigili del Fuoco sul territorio in numero congruo. Riteniamo sia ineludibile per tamponare le mancate risorse stanziate quest’anno, una presa di posizione decisa per richiedere uno stanziamento di risorse economiche straordinarie che permettano di tamponare le carenze con richiami in servizio durante l’orario di libera. Inoltre, per non logorare il patrimonio umano del personale in servizio in Piemonte, chiediamo un forte intervento del presidente Cirio affinché per i prossimi corsi e concorsi interni a tutti i livelli, dal personale vigile a quello direttivo, con particolare attenzione al personale caposquadra, le eventuali carenze siano distribuite su tutto il territorio nazionale, adottando qualsiasi metodo ritenga utile l’amministrazione per garantire che, se mancassero 100 capi squadra idonei, questi non risulterebbero tutti in capo alla nostra regione (in particolare ai Comandi più piccoli)”.