Sgominata dai Carabinieri una banda di spacciatori a Casale: un giro d’affari pari a 350 mila euro
CASALE – Al telefono veniva chiamata “latte” o “caffè”. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Casale hanno inferto un colpo importante allo spaccio di droga in città. Si intitola “Piazza Pulita” ed è durata un anno l’indagine dei militari monferrini, guidati dal Comandante, il Capitano Valerio Azzone, che ha comportato 18 persone indagate. A coordinare le operazioni la Procura della Repubblica di Vercelli. Tra queste persone, sette sono stati raggiunti da misure cautelari, scattate lo scorso lunedì all’alba: si tratta di uomini pregiudicati tra i 27 e i 61 anni, responsabili in concorso di vendita e cessione di cocaina, hashish ed eroina. Hanno ricevuto tre obblighi di firma, tre obblighi di dimora mentre un 59enne è stato posto agli arresti domiciliari. Nel suo appartamento in centro lo stupefacente, proveniente dal territorio di Mede, in provincia di Pavia, veniva tagliato e distribuito.
L’indagine ha documentato centinaia di scambi di droga e denaro, in tutte le zone di Casale: dal centro alla periferia. I clienti, segnalati alla Prefettura come assuntori, avevano una età media tra i 30 e i 60 anni. Negli ultimi 12 mesi i Carabinieri hanno ricostruito questa attività di spaccio attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti, installazione di telecamere nascoste. Tra i 18 indagati molti erano anche assuntori. Diversi i riscontri, i sequestri e le segnalazioni degli spacciatori e degli acquirenti, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura, nel corso della lunga attività di indagine: tre chili e mezzo di hashish, per circa 3 mila dosi, tre etti e mezzo di cocaina, per circa 2 mila dosi, e 15 grammi di eroina, per circa 60 dosi, sono stati tolti dalla circolazione dai Carabinieri, che hanno smantellato un illecito giro d’affari tra i 300 e i 350 mila euro. A far scattare l’attività investigativa numerose segnalazioni di movimenti sospetti intorno a diverse abitazioni. I clienti, oltre che dalla città di Casale, provenivano dall’hinterland: da Balzola a Casale Popolo fino a Rosignano.
“Cerchiamo di arginare il più possibile questa piaga sociale” ha sottolineato il Comandante dei Carabinieri di Casale, il Capitano Valerio Azzone “lo facciamo anche nei costanti incontri con gli studenti delle scuole, sensibilizzando i giovani sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti”.