Autore Redazione
sabato
5 Marzo 2016
13:42
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Cronaca - Alessandria

La provincia si sveglia sotto un “temporale di neve”. Fenomeno “conosciuto” ma “raro” nelle nostre zone

La provincia si sveglia sotto un “temporale di neve”. Fenomeno “conosciuto” ma “raro” nelle nostre zone

PROVINCIA – Stanno progressivamente migliorando le condizioni del tempo dopo il “temporale di neve” che ha imbiancato la provincia questo sabato mattina (clicca QUI per le foto e gli aggiornamenti) . L’abbondante nevicata, come in molti avete sottolineato anche nei numerosi commenti sulla pagina Facebook di Radio Gold, è stata infatti accompagnata da tuoni e lampi. Un fenomeno meteorologico “conosciuto” ma “raro” nelle nostre zone, ha spiegato il Direttore di Arpa Alessandria, Alberto Maffiotti“Avviene quando nell’atmosfera si scontrano masse d’aria con temperature e umidità diverse. Questo tipo di temporale si verifica quando l’aria fresca  in atmosfera si scontra con le correnti più miti e umide al suolo. Negli ultimi giorni nell’alessandrino si erano registrate temperature sui 16/17 gradi e quando queste sacche di aria calda e umida si sono scontrate con l’aria più fredda proveniente dal nord Europa  la differenza termica ha generato la neve dove la temperatura era prossima lo zero e i tuoni e i fulmini dove la temperatura era più alta. Noi siamo poco abituati a questi fenomeni perché alle nostre latitudini di solito non si generano. Questo, quindi, è un ulteriore effetto dei cambiamenti climatici”.

Nel pomeriggio, ha confermato il Direttore di Arpa, le condizioni del tempo miglioreranno anche se la nevicata di questo sabato mattina lascerà comunque il segno sugli alberi già fioriti e sui rami, molti spezzati dal peso della neve. Decine, in effetti, sono state le chiamate arrivate al Comando dei Vigili del Fuoco di Alessandria proprio per rami caduti a causa del peso della neve.

Il “colpo di coda” dell’inverno sta inoltre mettendo “alla prova” l’agricoltura alessandrina, come sottolineato da Coldiretti Alessandria. “In pericolo” ha spiegato l’associazione agricola, sono soprattutto le coltivazioni che si stanno “risvegliando con l’arrivo della primavera” come cavoli, verze cicorie e broccoli, coltivati in pieno campo. Ad essere colpite, ha aggiunto Coldiretti,  potrebbero essere anche le coltivazioni cerealicole e gli alberi da frutto, “in fase di germinazione, le primizie primaverili di questa stagione ma anche le coltivazioni di fragole, pomodori, fiori e piante da vivai in serra”. Il “colpo di coda dell’inverno”, ha aggiunto Coldiretti può essere accolto “positivamente” solo per un aspetto: “consente di ripristinare le scorte di acqua necessarie a sconfiggere nelle città e nelle campagne l’allarme siccità”. Per essere “utile”, ha concluso Coldiretti “la caduta della neve e della pioggia deve però avvenire in modo costante e durare nel tempo perchè i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano solo di provocare danni”.

Tatiana Gagliano

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