Autore Redazione
domenica
6 Marzo 2016
23:00
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Cronaca

Una merenda a Cascina Saetta per parlare della storia e del futuro del bene confiscato alle mafie

Una merenda a Cascina Saetta per parlare della storia e del futuro del bene confiscato alle mafie

BOSCO MARENGO – Il 7 marzo 1996, entrava in vigore la legge 109/96 per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, grazie alla raccolta di un milione di firme promossa da Libera. A vent’anni dall’entrata in vigore della legge che ha rappresentato uno spartiacque nella lotta al crimine organizzato sia nel metodo – saldando l’aspetto repressivo con quello rigenerativo e sociale – sia nei risultati, con la restituzione alla collettività di migliaia di beni rubati dai poteri criminali, Libera ha deciso di organizzare “BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività”. Questo lunedì 7 marzo, cittadini e studenti di tutta Italia potranno visitare i beni confiscati oggi gestiti da cooperative e associazioni e vedere con i propri occhi i risultati raggiunti.  Ad aprire le porte per questa speciale visita sarà anche Cascina Saetta a Bosco Marengo, dove dalle 16 alle 18 si terrà la “merenda nel bene confiscato”, il primo in provincia di Alessandria. Un appuntamento per riflettere sull’impegno nella lotta alle mafie e anche per vedere da vicino i lavori per realizzare gli impianti di acquaponica, che permettono di allevare pesci, filtrare dagli scarti l’acqua delle vasche e utilizzarla poi per coltivare ortaggi (cliccate QUI per ulteriori dettagli).

 

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