Autore Redazione
mercoledì
14 Maggio 2025
13:13
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Cronaca - Alessandria

Omicidio stradale di Aldo Di Virgilio: a settembre udienza in Cassazione. La famiglia: “Cerchiamo giustizia”

Omicidio stradale di Aldo Di Virgilio: a settembre udienza in Cassazione. La famiglia: “Cerchiamo giustizia”

ALESSANDRIA – “Un passo necessario per ristabilire equilibrio e rispetto del valore della vita“. Maria Grazia Di Virgilio ha commentato così la notizia dell’udienza in Cassazione, prevista il 16 settembre, della discussione del ricorso della Procura della Repubblica contro la sentenza del Gip di Alessandria riguardo l’omicidio stradale del fratello, Aldo Di Virgilio, il 57enne travolto e ucciso da un’auto in via Pavia ad Alessandria il 19 aprile 2022. 

“Apprendiamo con rispetto, emozione e senso di responsabilità la notizia dell’ammissibilità del ricorso in Cassazione della Procura riguardo alla sentenza per la morte di Aldo Di Virgilio, travolto e ucciso da un conducente che, secondo il ricorso della Procura, era alla guida sotto l’effetto combinato di alcol e cocaina e risultava recidivo. La decisione di primo grado, che ha escluso le aggravanti previste dalla legge sull’omicidio stradale, ha generato in noi, familiari, un profondo senso di amarezza. La pena inflitta, pari a 2 anni e 2 mesi, ci è apparsa sproporzionata rispetto alla gravità del comportamento e all’irreparabile perdita subita ha sottolineato Di Virgilio, da un anno diventata anche referente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada.

“Credo sia fondamentale riaffermare l’importanza di una giustizia che sappia riconoscere pienamente la responsabilità di chi viola gravemente le regole della convivenza civile, causando la morte di un altro essere umano. Aldo era una persona generosa, sempre pronta ad aiutare e ci è stato portato via mentre stava andando a fare la cosa che più gli veniva naturale: essere disponibile. La sua vita merita rispetto, così come tutte le vite spezzate sulle strade da comportamenti che non possono essere derubricati a semplici leggerezze. Il giudizio di Cassazione rappresenta un atto dovuto per la ricerca della verità e dell’equilibrio. Non cerchiamo vendetta, ma giustizia per Aldo e per tutte le famiglie che han perso un proprio caro a causa della violenza stradale. Cerchiamo giustizia per una società che riconosca, nella tutela della vita e nella coerenza della legge, la base della convivenza civile e il rispetto verso la vita. Continueremo, come sempre, a impegnarci per una mobilità più sicura, e per una giustizia che non lasci soli i familiari delle vittime”. 

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