“Un dolore contro natura”: a Castellazzo l’ultimo saluto a “Mende”, mancato a soli 17 anni
CASTELLAZZO BORMIDA – I palloncini bianchi liberati in cielo e le rose bianche appoggiate vicino al feretro. Castellazzo ha ricordato così Andrea Mendeni, il giovane mancato lo scorso venerdì ad appena 17 anni a causa di una grave malattia. Questo lunedì pomeriggio il Santuario della Madonnina dei Centauri era gremito di persone per l’ultimo saluto. Presenti i tanti amici, compagni di classe e di squadra: “Mende“, infatti, aveva militato nei settori giovanili del Castellazzo e del Derthona.
“Un dolore tremendo che può comprendere solo chi lo ha provato, un dolore contro natura” ha detto durante l’omelia il parroco di Castellazzo, Don Emanuele Rossi. “Andrea per noi era come un figlio, un atleta serio e leale” ha raccontato un dirigente del Derthona “aveva tutte le caratteristiche per diventare un vero calciatore, perché era già un vero uomo. Abbiamo il dovere di ricordarlo come un esempio per i ragazzi del nostro vivaio. Nella sua partita aveva segnato un gol al 42esimo del secondo tempo: nei nostri cuori quella partita non finirà mai”.
Dagli amici e dai compagni di classe Andrea è stato descritto come un ragazzo “speciale, umile, genuino, con la battuta sempre pronta”. “Il tuo sorriso era la tua forza, rallegravi le nostre giornate con le canzoni che tanto amavi. Hai affrontato le difficoltà a testa alta, con tenacia. La tua forza e il tuo coraggio ci hanno insegnato a non arrenderci mai. Eri un ragazzo splendido, gentile premuroso, sempre disponibile ad aiutare il prossimo, sei stato un esempio da seguire e un punto di riferimento sul quale si poteva sempre contare”.