10 Marzo 2016
12:25
Mazzate sulla schiena, morsi e stupri: in carcere dopo sei anni di violenze verso l’ex compagna
ALESSANDRIA – La colpiva sulla schiena con una mazza da baseball, la afferrava per i capelli e le sbatteva la testa contro il muro. In sei anni una ragazza di Alessandria ha subito ogni genere di violenza da parte del suo compagno: insulti, minacce, schiaffi, pugni, morsi al naso e in altre parti del corpo. La giovane è stata anche stuprata dal suo aguzzino, violento sia durante il periodo di gravidanza che anche dopo la nascita della bambina. A scatenare la furia di Giuseppe, alessandrino di 27 anni, era la gelosia ossessiva nei confronti donna e, a dire dell’uomo, l’essere dipendente da sostanze stupefacenti. Il 27enne, già arrestato a febbraio per i maltrattamenti, era stato poi sottoposto ai domiciliari nell’estremo tentativo di disintossicarsi attraverso un percorso terapeutico. Da mercoledì è di nuovo tornato dietro le sbarre, visto che è stato accertato che il consumo di hashish non si era fermato.
L’incubo è cominciato nel 2009, quando i due vivevano ancora insieme. Nel 2010 Giuseppe L. era finito in carcere per droga e per un paio d’anni le violenze erano cessate. Le minacce verbali dell’uomo erano rivolte anche ai famigliari della fidanzata. Proprio sette anni fa è scattata la prima denuncia di una lunga serie. Oltre che alla Polizia la giovane si è rivolta anche ai Carabinieri ma denunciando il fatto in diversi uffici della provincia e anche fuori regione. Per questo le forze dell’ordine hanno inizialmente faticato a ricostruire il quadro complessivo della vicenda. Dallo scorso settembre, però, gli episodi di violenza si sono intensificati, sei in appena 90 giorni. Fondamentale il contributo della Divisione Anticrimine della Polizia di Alessandria.
Francesco Conti