AGGIORNAMENTO ORE 19.20 – E’ arrivato in
Tribunale accompagnato dai
Carabinieri. Poi si è seduto in aula accanto al suo legale, l’avvocato
Massimo Martinelli. In silenzio il consigliere comunale di Alessandria,
Angelo Malerba ha ascoltato la ricostruzione dell’arresto di giovedì, poi convalidato dal giudice
Giorgia De Palma. Il politico in aula ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, lasciando al legale il compito di contestare quello che, per l’accusa,
è stato un arresto in flagranza per il furto di due banconote da 50 euro, sottratte da un armadietto di una palestra di Alessandria.
Un’azione, secondo la Procura, messa a segno anche con le aggravanti della destrezza e della violenza sulle cose. In base alla ricostruzione fatta in Tribunale, i Carabinieri da qualche tempo stavano infatti svolgendo indagini per risalire ai responsabili di una serie di furti commessi nella palestra. Chiesta e ottenuta l’autorizzazione a posizionare delle telecamere, giovedì mattina i militari avrebbero così visto “in diretta” Angelo Malerba entrare nello spogliatoio, appoggiare le sue cose dentro un armadietto e poi forzare la serratura di quello vicino. Dalla caserma “in sette minuti” i Carabinieri hanno raggiunto la palestra e si sono poi avvicinati al consigliere, uscito dallo spogliatoio e intento a fare allenamento. Accompagnato di nuovo davanti agli armadietti, Malerba “in modo energico” avrebbe però negato ogni addebito, rifiutandosi di mostrare le due banconote che “in video” i militari gli avevano visto prendere e mettere poi nella tasca della giacca. Sempre più agitato il consigliere avrebbe poi anche approfittato di un momento di distrazione dei Carabinieri, impegnati a chiedere il supporto di alcuni colleghi in divisa, per spostare il denaro dalla tasca della giacca a quella dei pantaloni. Un gesto rapidissimo che sarebbe stato però filmato dalla telecamera. Proprio nelle riprese di giovedì mattina, per l’accusa, ci sarebbero infatti le prove del furto aggravato. Immagini che il legale della difesa ha quindi chiesto di poter analizzare in maniera approfondita insieme a tutti gli atti del procedimento. Una richiesta accolta dal Giudice che ha rinviato l’udienza al 12 maggio, disponendo intanto la convalida dell’arresto senza però riscontrare la necessità di misure cautelari nei confronti di Angelo Malerba, rimesso subito in libertà.
In attesa di visionare ogni singolo fotogramma dei video, il difensore ha intanto annunciato il ricorso in Cassazione contro la convalida dell’arresto. “Credo che la Cassazione si pronuncerà anche sulle aggravanti, che per me non esistono” ha rimarcato l’avvocato. Per il difensore uno dei nodi sulle aggravanti riguarda ad esempio la presenza del lucchetto sull’armadietto, secondo l’accusa ben visibile nelle immagini delle videocamere ma non, ha obiettato la difesa, in una delle foto inserite tra gli atti. Il fotogramma in questione. hanno spiegato i Carabinieri, ritrarrebbe però lo sportellino alcune ore dopo l’azione incriminata. Gli inquirenti, infatti, sostengono che è il nottolino a essere stato forzato, lasciando di fatto al proprio posto il lucchetto, successivamente rimosso dalla vittima del furto, invitata dai Carabinieri a esaminare l’armadietto.
Su questo punto si è tuttavia concentrato l’avvocato Martinelli: “dai fotogrammi io ho visto una serratura dove non poteva essere posto nessun lucchetto. Quando avremo visto il video sapremo quindi se le immagini inchiodano davvero Malerba o se si tratta solo di una bolla di sapone. Io continuo a ritenere che il mio assistito, forse in una particolare condizione di stress possa avere erroneamente aperto l’armadietto di un altro. Del resto stiamo parlando di una persona che un mese fa aveva trovato nel suo armadietto il portafoglio di un’altra persona e l’aveva subito consegnato al responsabile della palestra“. Su quella che l’avvocato ha definito la cristallina moralità di Angelo Malerba sembra però avere più di un dubbio la Procura che già venerdì ha provato a contestare al consigliere comunale un ulteriore episodio che sarebbe avvenuto il 4 marzo, che l’imputato non ha però acconsentito a discutere durante il giudizio direttissimo.
Di seguito i servizi di Skyline Tv:
AGGIORNAMENTO – Il Giudice questo venerdì ha convalidato l’arresto per furto di Angelo Malerba. Il consigliere comunale, in aula al fianco del suo avvocato, l’avvocato Massimo Martinelli, è stato poi rimesso in libertà. Il Giudice, non ha infatti ritenuto necessaria l’applicazione di misure cautelari. La difesa questo venerdì ha poi chiesto un termine per esaminare tutti gli atti del procedimento, comprese alcune riprese video. Rinviata l’udienza al 12 maggio, la difesa ha intanto annunciato il ricorso in Cassazione contro la convalida dell’arresto.
ALESSANDRIA – L’arresto per furto di Angelo Malerba ha lasciato allibito il mondo della politica, e non solo. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale ad Alessandria, questo venerdì verrà giudicato per direttissima per il furto aggravato di cento euro da un armadietto di una palestra del capoluogo. Sottoposto già giovedì agli arresti domiciliari in attesa delle decisioni del giudice, Malerba solo in tarda serata ha incontrato il suo legale, l’avvocato Massimo Martinelli. “Era molto confuso – ha spiegato a Radio Gold il difensore – Lui non ricorda cosa è successo e non so se questo stato confusionale sia dovuto all’arresto o questo si sia inserito in una situazione di più generale stress emotivo”. Da qualche tempo, ha raccontato Martinelli, Angelo Malerba si sentiva “sopraffatto dagli impegni e dalle responsabilità” e stava meditando di lasciare il Movimento 5 Stelle. “Io stesso l’ho seguito per un’altra vicenda relativa a un litigio tra il suo cane e un altro animale e ho riscontrato in lui un atteggiamento diverso, era molto stressato. Se davvero avesse fatto quello di cui è accusato potrebbe averlo fatto involontariamente, aprendo per sbaglio l’armadietto di un altro. Del resto mi sembra strana la condotta di un ladro che prende i soldi di un’altra persona e va semplicemente a fare ginnastica e lì viene fermato dai Carabinieri. E poi trovare due banconote da 50 euro nel portafoglio non vuol dire nulla, perchè io stesso ho quasi sempre con me questa somma. In questo momento, però, parlo al buio perchè non ho ancora visto gli atti“. Il legale, ha aggiunto, analizzerà le contestazioni mosse al consigliere comunale proprio in Tribunale questo venerdì mattina. “Certamente ci sarà anche il mio assistito. Nel caso chiederò un termine anche per visualizzare eventuali riprese web cam“. Come prima cosa l’avvocato Martinelli verificherà però se sia stata presentata una querela per furto, convinto che le tre aggravanti riscontrate dai Carabinieri per procedere all’arresto non sussistano. “Gli inquirenti ipotizzano la fattispecie del furto in abitazione, ma una palestra non è una privata dimora e su questo punto la Cassazione è granitica. In questo caso, inoltre, non c’è scasso perchè non ci sono gli estremi del danneggiamento perchè girare una maniglia con la mano non è una violenza su un oggetto. Per me non esiste neanche mezza di queste aggravanti, compresa la destrezza, e se non c’è stata querela mi domando come abbiano fatto ad arrestarlo“. In attesa dell’esito dell’udienza, l’arresto ha intanto generato un terremoto in casa 5 Stelle. Il Movimento già giovedì ha comunicato sulla sua pagina Facebook l’espulsione del consigliere alessandrino, chiedendo anche le sue dimissioni. “Angelo Malerba si dimetterà, del resto voleva già farlo – ha concluso il legale – Questa è una regola del Movimento 5 Stelle e il mio assistito la accetta”.
Tatiana Gagliano