Autore Redazione
giovedì
12 Giugno 2025
05:15
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Cronaca - Ovada

A Ovada il Camper della Salute: un ambulatorio mobile per le persone più fragili

A Ovada il Camper della Salute: un ambulatorio mobile per le persone più fragili

OVADA – Si chiama “Camper della Salute” il progetto sperimentale presentato ieri a Villa Gabrielli a Ovada, nato dalla collaborazione tra l’Asl (Distretto di Acqui Terme-Ovada), la Fondazione C.I.G.N.O. Onlus e il Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese. L’obiettivo è favorire l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari da parte delle persone più fragili, in particolare anziani o cittadini in condizioni di svantaggio sociale e con difficoltà di spostamento, spesso residenti in aree periferiche.

Il progetto prevede la messa in funzione di un camper attrezzato ad ambulatorio mobile, che offrirà attività sanitarie programmate, come prelievi ematochimici, diagnostica rapida, visite mediche, prestazioni infermieristiche ambulatoriali, telemedicina e supporto informativo sui servizi disponibili. Il Camper della Salute sarà operativo nei giorni feriali per intercettare precocemente persone con cronicità, secondo una visione di medicina d’iniziativa e proattiva. L’obiettivo è superare il tradizionale approccio prestazionale, promuovendo un modello di sanità pubblica diffusa, personalizzata e di prossimità. Il Camper non sarà destinato a interventi d’urgenza. In caso di necessità di esami strumentali o visite specialistiche ospedaliere in ospedale, il camper faciliterà anche la prenotazione del trasporto pubblico a chiamata, contribuendo a rendere più accessibili i percorsi di cura.

La Fondazione C.I.G.N.O. Onlus fornirà il camper e gli autisti volontari. Il Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese garantirà il supporto organizzativo e l’Asl assicurerà la presenza di personale medico e sanitario per lo svolgimento delle attività cliniche. Il progetto rappresenta un importante esempio di collaborazione tra enti pubblici, associazione, consorzi e comunità locali, volto a contrastare le diseguaglianze nell’accesso alle cure e a promuovere una presa in carico precoce delle fragilità, con un’attenzione particolare alle zone periferiche del territorio.

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