Autore Redazione
lunedì
16 Giugno 2025
14:41
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Cronaca - Casale Monferrato

Via al servizio di trasporto pubblico verso gli ospedali di Casale, Acqui e Ovada per gli esami oncologici

Via al servizio di trasporto pubblico verso gli ospedali di Casale, Acqui e Ovada per gli esami oncologici

CASALE – Si chiama “Move care” il nuovo servizio sperimentale di trasporto pubblico a chiamata pensato per facilitare l’accesso agli screening oncologici nelle aree più decentrate del Sud-Est del Piemonte. Presentato questo lunedì, il progetto sarà dedicato in questa prima fare a chi deve raggiungere le strutture sanitarie di Casale Monferrato, Acqui Terme e Ovada per partecipare al programma “Prevenzione Serena” che prevede controlli periodici per la diagnosi precoce di tumori al seno, collo dell’utero e colon-retto.

L’iniziativa, promossa da Regione Piemonte e Agenzia della Mobilità Piemontese, in collaborazione con l’Asl di Alessandria, coinvolgerà da settembre quasi 100 Comuni del bacino Sud-Est della provincia, e sarà rivolta in particolare ai cittadini chiamati a partecipare al programma “Prevenzione Serena” per il controllo periodico di tumori al seno, collo dell’utero e colon-retto.

Grazie a un sistema integrato tra call center e piattaforma digitale, sarà possibile prenotare contemporaneamente il trasporto e l’appuntamento sanitario, ricevendo notifiche via Sms o e-mail. Il servizio, erogato tramite navette e operatori Ncc (noleggio con conducente, ndr), sarà operativo anche nelle aree meno collegate dai mezzi pubblici tradizionali e avrà un costo simbolico di circa 5 euro andata e ritorno, con l’obiettivo di arrivare alla gratuità dopo la fase sperimentale.

“Move Care” ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi “nasce per rispondere a un’esigenza concreta: superare le difficoltà logistiche che spesso impediscono ai cittadini di accedere ai servizi di prevenzione. Un progetto che unisce tecnologia, inclusione e sanità, dimostrando che la mobilità può essere anche un servizio di salute pubblica”.

“La prevenzione è un tema centrale della sanità pubblica piemontese” ha aggiunto l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldilanciare il progetto Move Care significa quindi rafforzare concretamente l’impegno della Regione in questa direzione, permettendo a un maggior numero di persone di aderire a Prevenzione Serena, anche a quelle che abitano in zone meno fornite dai mezzi pubblici. Un grazie di cuore quindi a AMP, ASL AL e agli operatori che hanno permesso di andare incontro a un’esigenza espressa dai cittadini, soprattutto i più fragili”.

“Si tratta di un esempio concreto di come la mobilità possa diventare strumento di equità sociale” le parole di Cristina Bargero, Presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese “con questo progetto vogliamo rispondere a un bisogno reale: permettere a tutte e tutti, anche a chi vive in aree interne o rurali, di accedere con facilità ai servizi di prevenzione sanitaria. Lavorare in sinergia con l’ASL, a cui un ringraziamento particolare vorrei fare alla dottoressa Maconi e al dottor Minetti, i gestori del trasporto pubblico locale e gli operatori del territorio ci consente di costruire un modello replicabile, efficiente e soprattutto vicino alle persone. La salute è un diritto, e la mobilità può e deve contribuire a renderlo effettivo”.

“Come Asl Alessandria” ha concluso il direttore generale Francesco Marchitelli “abbiamo aderito da subito a questo interessante progetto che ci onoriamo di lanciare in via sperimentale a livello regionale in una parte del nostro ampio territorio; permettendo soprattutto alle persone residenti nelle zone più isolate di accedere più facilmente a Prevenzione Serena, lo screening gratuito per i tumori al seno, al collo dell’utero e al colon-retto. Un grazie quindi alla Regione Piemonte, all’AMP e ai miei collaboratori dell’ASL per aver permesso la realizzazione di MOVE CARE”.

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