15 Marzo 2016
23:00
L’attività delle Fiamme gialle piemontesi fa emergere 415 imprese sconosciute al Fisco
PIEMONTE – Sono stati 6922 i controlli effettuati lo scorso anno dalla Guardia di Finanza in tutto il Piemonte per contrastare l’evasione fiscale. Le verifiche, frutto dell’attenta analisi delle 40 banche dati delle Fiamme Gialle e del controllo del territorio, hanno fatto emergere 415 imprese sconosciute al Fisco, e quindi “evasori totali”. I denunciati per reati fiscali sono stati in tutto 683 e 7 gli arrestati, principalmente per aver presentato una dichiarazione fiscale fraudolenta o per non averla presentata affatto. L’aggressione ai patrimoni degli evasori ha portato al sequestro di beni per 23,4 milioni di euro e l’adesione integrale dei contribuenti ai verbali di contestazione elevati dai reparti piemontesi della Guardia di Finanza ha portato alla riscossione immediata di oltre 105 milioni di euro.
I controlli delle Fiamme Gialle lo scorso anno hanno inoltre permesso di individuare 973 lavoratori in nero e 878 risultati irregolari, impiegati da 281 datori di lavoro piemontesi.
Nell’azione di contrasto alle frodi riguardanti risorse nazionali e comunitarie rivolte al sostegno delle imprese, la Guardia di Finanza del Piemonte ha effettuato 656 interventi, scoprendo indebite percezioni di finanziamenti per 17,2 milioni di euro e denunciando 96 persone. Analoghe attività di servizio hanno condotto alla scoperta di frodi agli Enti previdenziali ed assistenziali, riguardanti erogazioni per assegni sociali o a beneficio di persone falsamente dichiarate invalide, oppure concernenti pensioni fraudolentemente incassate a nome di persone decedute, per l’importo complessivo di 970 mila euro. In tale quadro operativo, volto a preservare l’integrità delle risorse pubbliche, sono stati eseguiti 146 interventi delegati dalla Procura Regionale della Corte dei Conti, conclusi con l’accertamento di danni all’Erario per oltre 82,5 milioni di euro e la segnalazione di 204 responsabili. Particolarmente impegnative le investigazioni che hanno riguardato i reati contro la Pubblica Amministrazione (peculato, abuso d’ufficio, corruzione, concussione, etc.) caratterizzati dalle condotte illecite di amministratori, funzionari ed impiegati infedeli che causano sia lo sviamento delle risorse pubbliche dalla finalità cui sono destinate sia la distorsione del regolare andamento dell’azione amministrativa. In tale contesto, sono stati 250 i denunciati, 28 dei quali tratti in arresto. L’azione ispettiva eseguita nei comparti: delle cd. “prestazioni sociali agevolate” ha dato modo di smascherare e denunciare 16 “falsi poveri” che hanno irregolarmente ottenuto aiuti economici e servizi sociali, erogati da Enti pubblici in ragione della loro dichiarata situazione di precarietà; della spesa sanitaria ha consentito di individuare un danno alle risorse pubbliche per 1,4 milioni di euro nonché di denunciare 27 responsabili.
L’attività anti-contrabbando nel settore doganale e dei prodotti energetici ha poi portato al sequestro di 40 tonnellate circa di oli minerali destinati ad usi agevolati, utilizzati in modo non conforme o commercializzati irregolarmente nonché contestato l’avvenuto consumo in frode di 433 tonnellate di tabacchi lavorati esteri.
Nel quadro della più ampia azione diretta al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse, l’attività dei Reparti piemontesi si è sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria per la scoperta delle condotte fraudolente più gravi e complesse. Sono stati poi eseguiti controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le suddette attività hanno prodotto i seguenti esiti: 415 interventi eseguiti, di cui 412 con esito irregolare; 428 soggetti verbalizzati e 418 violazioni riscontrate; sequestro di 68 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento, 27 personal computer e 1,8 milioni di euro.
Particolarmente intensa è stata poi l’attività svolta lo scorso anno dalla Guardia di Finanza volta a tutelare il sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dai patrimoni illeciti, che minacciano il regolare ed ordinato funzionamento dei mercati e della concorrenza. La strategia investigativa adottata per individuare i profitti illeciti, ricostruirne i flussi ed individuare i reali beneficiari, si sviluppa con l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, ispezioni antiriciclaggio, controlli alla circolazione transfrontaliera di valuta ed il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali, al fine di sequestrare e confiscare i proventi ed i beni che derivano da attività delittuose.
Gli accertamenti patrimoniali, a carico di 483 soggetti, hanno consentito di avanzare all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro per circa 52 milioni di euro e di sottrarre alla criminalità, nel corso dell’anno, beni per oltre 8 milioni. Nello specifico, dalle investigazioni condotte a tutela del mercato dei capitali sono scaturiti i seguenti risultati: 59 le persone denunciate per riciclaggio, di cui 8 in stato di arresto, mentre è pari a circa 43 milioni il valore dei beni oggetto di riciclaggio; 27 le persone denunciate per usura; 221 le persone denunciate per reati societari, di borsa, fallimentari, bancari e finanziari, con l’arresto di 17 persone ed il sequestro di oltre 10 milioni di euro. Accertati numerosi passaggi transfrontalieri di valuta in entrata ed in uscita dall’Italia: le Fiamme Gialle piemontesi hanno intercettato titoli e disponibilità finanziarie non dichiarate alla frontiera per circa 1,9 milioni di euro, sottoponendone a sequestro 400 mila euro.
Per quanto riguarda la lotta alla contraffazione ed alla pirateria audiovisiva e informatica le Fiamme Gialle piemontesi hanno effettuato 426 interventi, che hanno portato alla denuncia di 483 responsabili ed al sequestro di oltre 3,5 milioni di prodotti contraffatti o insicuri.
La Guardia di Finanza anche lo scorso anno ha poi svolto indagini antidroga che hanno portato al sequestro di 83 Kg di sostanze stupefacenti e di 14 automezzi, con la denuncia di 128 responsabili, 25 dei quali tratti in arresto. Inoltre, sono state segnalate alle Autorità prefettizie 931 persone consumatrici di droghe.
La Guardia di Finanza provvede al presidio della legalità economico finanziaria anche attraverso l’impiego della componente specialistica, costituita dai militari A.T.P.I. (Anti Terrorismo e Pronto Impiego) che operano sul territorio nei contesti più a rischio, con elevata flessibilità e prontezza, per contrastare il commercio di prodotti illegali e tutelare la sicurezza dei consumatori. Tali Reparti, altamente specializzati, concorrono altresì al controllo economico del territorio nell’ambito del servizio di pubblica utilità “117”. I “Baschi Verdi”, che si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo, cooperano, in via eccezionale, con le altre Forze di polizia nello svolgimento di servizi di ordine pubblico e misure di protezione personale, nel quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza.
In tale ambito, in Piemonte rivestono particolare importanza le attività svolte a tutela dei cantieri impegnati nella realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità “Torino-Lione” (c.d. TAV), nel cui contesto – già da alcuni anni – è impiegato quotidianamente, sotto la direzione delle Autorità di P.S., un contingente di militari A.T.PI. a contrasto delle manifestazioni organizzate dai movimenti che contestano la realizzazione della grande opera che, talora, sono sfociate in gravi episodi di violenza.
Rilevante l’attività delle Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) del Piemonte, dislocate a Cuneo, Bardonecchia (TO), Riva Valdobbia (VC), Domodossola e Macugnaga (VB). Nell’anno appena trascorso, nelle montagne piemontesi, sono state soccorse e tratte in salvo 175 persone in 179 distinti interventi.