Autore Redazione
venerdì
11 Luglio 2025
05:45
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Cronaca - Alessandria

Rischio esuberi in Amag Mobilità, sindacati: “C’è chi non dorme la notte, si faccia presto”. Assente la giunta

Rischio esuberi in Amag Mobilità, sindacati: “C’è chi non dorme la notte, si faccia presto”. Assente la giunta

ALESSANDRIA – “Serve una soluzione definitiva in dieci giorni al massimo“. Questo l’auspicio dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti che nell’ultima Commissione Bilancio convocata ieri mattina in Comune ad Alessandria, hanno di nuovo invocato un tavolo di crisi permanente in Prefettura contro il rischio licenziamento di 36 dipendenti di Amag Mobilità, dopo il passaggio di gestione dei servizi di sosta a pagamento, per il trasporto delle persone con disabilità e in attesa di novità sul fronte del bando per gli scuolabus. La richiesta è stata accolta da tutte le parti politiche, di maggioranza e di opposizione. Alcuni dei lavoratori erano presenti sul loggione ad assistere al confronto politico, insieme alle parti sociali e all’azienda, rappresentata dall’amministratrice delegata Valentina Astori. Assenti, invece, i rappresentanti dell’amministrazione comunale.

Le parti sociali hanno battuto il tempo alla politica per disinnescare una bomba sociale che dal 1° luglio ha cominciato a ticchettare. “Difenderemo i lavoratori fino in fondo, non staremo fermi a guardare” ha rimarcato Diego Lardieri della Filt Cgil. “Tra i lavoratori a rischio c’è chi non dorme la notte, chi piange ininterrottamente ha aggiunto Giacomo Monastra, segretario Fit Cisl “c’è bisogno di certezze. Ci sono 45 giorni per trovare un accordo con l’azienda, poi eventualmente altri 30 giorni per la procedura di raffreddamento in Prefettura”. Il segretario generale di Uil Trasporti, Alessandro Porta, però, ha auspicato una decisa accelerazione: “Con la buona volontà di tutti la situazione, ora drammatica, si risolverebbe. I lavoratori sono già in ferie forzate ma questi giorni di ferie finiranno. Di sicuro noi non firmeremo mai per la loro mobilità”.

Nel confronto di ieri l’ad di Amag Mobilità Astori ha ribadito quanto già sostenuto la scorsa settimana, in risposta alle parole dell’amministrazione comunale. “Abbiamo messo in discussione il bando e le successive decisioni per mancanza di tutela, avendo tre contratti terminati e tutto il personale ancora in carico” le parole dell’ad di Amag Mobilità Astori “abbiamo dovuto accedere al licenziamento collettivo. Dal 2017 in poi i risultati e le condizioni dei lavoratori sono di gran lunga migliorate, a fronte di una profonda ristrutturazione dell’azienda. Prima, invece, le condizione di sicurezza ed economiche erano decisamente critiche. Otto anni fa ereditammo contratti e dipendenti da una situazione fallimentare, in questi anni abbiamo dimostrato di saper fare il nostro lavoro. Il nostro è un gruppo serio e responsabile: siamo sempre andati ai tavoli e continueremo ad andarci, cercando soluzioni sostenibili per tutti”.

Capitolo scuolabus e trasporto persone con disabilità: sul primo fronte a breve dovrebbe essere pubblicato un nuovo bando di gara che, ha rimarcato Fit Cisl, “dovrebbe prevedere l’impiego di circa 14 persone: esistono quindi le condizioni per individuare soluzioni adeguate a garantire la piena occupazione dei lavoratori”. Rispetto al trasporto delle persone con disabilità, invece, il Comune ha già annunciato la decisione di affidarsi a una convenzione con le associazioni AIDO Intercomunale Valenza, Auser Volontariato e Anteas. “In tutto, tra scuolabus e servizio per persone con disabilità, servirebbero 18 dipendenti” ha rimarcato il segretario Uil Trasporti Portaanzi, sono pochi, considerando ferie ed eventuali assenze. Per paradosso, inoltre, e premettendo quanto io ritenga importante l’impegno dei volontari, dico che ci potrebbe anche essere il rischio che un componente delle associazioni di volontariato potrebbe non garantire sempre il servizio”.

Ieri pomeriggio, in Confindustria, si è registrato un niente di fatto nell’ulteriore confronto tra Comune (rappresentato dagli assessori Perrone e Coloris, ndr), azienda e sindacati: dopo l’esito negativo della prima fase delle procedure di raffreddamento le parti sociali hanno quindi chiesto al Prefetto una nuova convocazione, questa volta a Palazzo Ghilini. Il prossimo faccia a faccia si terrà tra sette giorni, sempre in Confindustria.

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