Autore Redazione
giovedì
24 Marzo 2016
15:54
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Cronaca - Alessandria

Trovati reperti nel cantiere di Santa Maria di Castello e i gelsi per ora traslocano al Giardino Botanico

Trovati reperti nel cantiere di Santa Maria di Castello e i gelsi per ora traslocano al Giardino Botanico

ALESSANDRIA – E’ durato poco l’entusiasmo del “gelso di Piazza Santa Maria di Castello”. Questo giovedì mattina la pagina Facebook appositamente creata per la pianta (clicca QUI per la notizia) annunciava l’avvio delle attività per mettere a dimora gli alberi da due settimane rimasti appoggiati in un angolo del cantiere.  Arrivato il via libera della Sovrintendenza  gli operai avevano finalmente iniziato gli scavi  per creare la giusta e confortevole dimora per le “stanche” radici del gelso. Arrivati a una profondità di circa 30 centimetri gli addetti del cantiere hanno però trovato alcuni reperti archeologici e hanno dovuto fermarsi. I reperti sono stati immediatamente posti all’attenzione dell’archeologa sempre presente in cantiere. “Sono tracce di fuochi e pietre ollari – ha spiegato a Radio Gold il direttore dei lavori, il geometra del Comune, Franco LupaniAd una prima sommaria analisi non sembrerebbero reperti particolarmente rilevanti dal punto di visto archeologico ma noi abbiamo comunque avvisato la Sovrintendenza”. Gli esperti di Torino dovrebbero arrivare il 4 aprile per un sopralluogo ma i poveri gelsi non possono attendere oltre. “Domani verranno portati al Giardino Botanico di Alessandria e li pianteremo poi in autunno”. Rimandata quindi la messa a dimora delle piante il cantiere comunque non si fermerà. “Venerdì e poi ancora dopo Pasqua continueremo a rimuovere la pavimentazione che non prevede scavi profondi”. La possibile presenza di reperti nell’area del cantiere era comunque stata messa in conto, ha precisato il geometra Lupani e “salvo prescrizioni particolari della Sovrintendenza dopo il sopralluogo di aprile” non dovrebbero esserci ritardi nel cronoprogramma “per me la data di fine lavori è ancora entro novembre 2016. Certo se si dovessero trovare reperti particolarmente importanti e ci fosse la necessità di fare ulteriori studi e approfondimenti si potrebbe arrivare ai primi mesi del 2017 ma credo sia difficile”.

Foto tratta dalla pagina Facebook Un gelso di Piazza Santa Maria di Castello

Tatiana Gagliano

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