Autore Redazione
mercoledì
24 Settembre 2025
15:31
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Cronaca - Alessandria

Global Sumud Flotilla attaccata: sabato nuova manifestazione ad Alessandria per Gaza

Global Sumud Flotilla attaccata: sabato nuova manifestazione ad Alessandria per Gaza

ALESSANDRIA – “Alzare ancora di più la voce della nostra provincia per dire basta al massacro e per chiedere un’azione immediata“. Questo l’obiettivo delle associazioni Laboratorio Sociale, Casa Di Quartiere, Emergency, Non una di meno – Casa delle Donne TFQ, Coordinamento Studentesco e ADL Cobas, promotori il prossimo sabato 27 settembre di un’altra manifestazione a contro il genocidio nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla, proprio questa notte attaccata da droni con gas urticanti al largo di Creta.

Appuntamento alle 16, in piazza Santo Stefano.Dopo la straordinaria manifestazione cittadina del 19 settembre e la massiccia partecipazione allo sciopero generale del 22 in oltre 80 piazze d’Italia, la mobilitazione continua” hanno sottolineato le associazioni promotrici “negli ultimi giorni abbiamo visto qualcosa di straordinario: le piazze d’Italia sono state riempite, da nord a sud, da chi non accetta il silenzio e la complicità con il governo criminale di Netanyahu che sta perpetrando il genocidio in Palestina. Ad Alessandria, il 19 settembre, eravamo 2 mila: un corteo vario, determinato, che ha mostrato la forza e l’urgenza di un movimento che non vuole più restare a guardare. Il 22 settembre, con lo sciopero generale proclamato dal sindacalismo di base, scuole, università, porti, stazioni e strade si sono fermati. In oltre 80 città del Paese la gente è scesa in piazza, rendendo chiaro un messaggio semplice: se i governi restano fermi, sono le persone che si mobilitano ed usano i propri corpi per bloccare gli ingranaggi di un sistema che non ha alcuna considerazione delle vite umane. Di fronte a una comunità internazionale piegata al potere e che solo dopo due anni di massacro inizia a mostrare segnali timidi di consapevolezza, siamo noi che – con la nostra determinazione – costringeremo i governi a prendere posizione e a mettere in campo strumenti concreti per fermare Israele. Ci schieriamo apertamente dalla parte di un popolo che si sta consumando e lo faremo con tutti i mezzi possibili: manifestazioni, scioperi, boicottaggi”.

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