15 Ottobre 2025
13:04
Carceri: gli educatori nelle sezioni detentive. Sindacato Sappe: “Svolta epocale, accolte nostre richieste”
ITALIA – Una circolare del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, firmata dal Capo del Dap Stefano Carmine De Michele, ha introdotto importanti novità per la gestione delle carceri italiane. Tra le disposizioni la presenza fissa degli educatori nelle sezioni detentive, il potenziamento delle attività di presa in carico e riduzione del cosiddetto “pendolarismo ospedaliero” dei detenuti, spesso causa di criticità logistiche e di sicurezza.
Una decisione definita “una svolta epocale” dal segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, secondo cui la nota ministeriale “recepisce ciò che il nostro sindacato sostiene da anni: non lasciare soli gli agenti, che non devono pagare le disfunzioni del sistema con aggressioni fisiche e verbali”.
Nella circolare, De Michele ha evidenziato che “non è ulteriormente tollerabile che la Polizia Penitenziaria diventi il principale presidio di contenimento delle problematiche causate da ritardi organizzativi o mancanza di coordinamento”. Da qui, il richiamo al coinvolgimento diretto di tutti gli operatori – giuridico-pedagogici, amministrativi e sanitari – per ridurre le tensioni interne. Capece ha anche rimarcato che “educatori e area sanitaria devono vivere la quotidianità penitenziaria accanto agli agenti, condividendo la gestione della vita detentiva”. Fondamentale, aggiunge De Michele, è la “presa in carico costante del detenuto”, non limitata alla fase d’ingresso ma estesa al percorso quotidiano all’interno delle sezioni.
“Sicurezza e diritti sono un binomio inscindibile – conclude Capece – perché la pena deve servire al reinserimento sociale, non a generare nuove tensioni. La Polizia Penitenziaria deve occuparsi di sicurezza, ma non può più farsi carico delle inefficienze altrui”.
Nella foto, di repertorio, gli esponenti del sindacato Sappe davanti al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria