Autore Redazione
domenica
9 Novembre 2025
05:30
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Cronaca - Alessandria

Più pensionati che lavoratori nel 2024: solo Alessandria e altre sette province del Nord come il Sud e le Isole

Più pensionati che lavoratori nel 2024: solo Alessandria e altre sette province del Nord come il Sud e le Isole

PIEMONTE – Nel 2024 in provincia di Alessandria sono stati registrati più pensionati (oltre 180.300) che persone occupate (quasi 174 mila). Lo ha certificato l’Ufficio studi della CGIA di Mestre. A livello nazionale il nostro territorio occupa la 72^ posizione. Più in basso altre due province del Piemonte: quella di Vercelli (74^) e Biella (77^), anch’esse con più persone in quiescenza che impiegate. Sesto posto, invece, per il Torinese, con un saldo di quasi 95 mila lavoratori in più dei pensionati. 22esima posizione per la provincia di Cuneo, 29^ Novara, 48° posto per Asti, 50^ il Verbano Cusio Ossola. Nel Nord ci sono pochi altri casi come quelli dei territori di Alessandria, Biella e Vercelli: anche le province di Ferrara, Genova, Savona, Rovigo e Sondrio. 

A livello nazionale si sono contate 7.3 milioni di pensioni contro 6.4 milioni di occupati. Questo squilibrio spicca soprattutto nel Sud e nelle Isole, mentre il Centro-Nord resta in attivo grazie alla crescita occupazionale degli ultimi anni. La regione più in difficoltà è la Puglia, con un saldo negativo di 231.700 unità, seguita da Calabria e Sicilia. Al contrario, Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna e Toscana hanno registrato i saldi migliori. Più 122 mila lavoratori in Piemonte, settima regione a livello nazionale. 

Bisogna contrastare il lavoro nero

Gli esperti della CGIA avvertono che, con sempre più pensionati e un numero stabile di lavoratori, la spesa pubblica è destinata ad aumentare. Per evitare squilibri nei conti dello Stato, serve ampliare la base occupazionale, favorendo l’emersione del lavoro nero e l’ingresso nel mercato di giovani e donne, oggi tra i meno occupati d’Europa.

Entro il 2029 tre milioni di addii al lavoro

Tra il 2025 e il 2029 oltre 3 milioni di italiani lasceranno il lavoro, di cui il 74% al Centro-Nord. L’uscita dei baby boomer rischia di aggravare la carenza di personale, già oggi una delle principali difficoltà segnalate dagli imprenditori.

L’età dei lavoratori pesa sulle imprese

L’indice di anzianità dei dipendenti privati è più alto in Basilicata (82,7), Sardegna, Molise e Abruzzo, mentre le regioni con lavoratori più giovani restano Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La difficoltà nel trovare personale qualificato è ormai una delle principali emergenze per le imprese italiane.

Foto di Bernd Schray da Pixabay

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