Autore Redazione
martedì
11 Novembre 2025
06:13
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Cronaca - Alessandria

Povertà e sfratti: “la tempesta perfetta mai vista prima” con l’inverno alle porte

Povertà e sfratti: “la tempesta perfetta mai vista prima” con l’inverno alle porte

ALESSANDRIA – Il freddo comincia aggrapparsi ai vetri delle finestre e i raggi del sole pomeridiano sono sempre più un messaggio di luce, anziché una consolazione. Ma poi c’è il ritorno a casa e in qualche modo, anche nelle peggiori delle situazioni, trovare il conforto delle pareti che separano dalla notte è moltissimo. Il valore di questo confine sottile lo si comprende solo quando quei muri svaniscono e le chiavi non aprono più alcuna porta. Questo è il dramma che comincia a diventare ringhioso anche ad Alessandria.

L’emergenza freddo si fa feroce, come racconta Fabio Scaltritti, della Comunità di San Benedetto al Porto, da anni impegnato in strada nell’aiuto delle persone in difficoltà. Le temperature tornano sotto zero e alle circa 120 persone, già collocate nelle consuete strutture protette, come i dormitori, o i luoghi di housing sociale, si sta aggiungendo la piaga degli sfratti.

Mai avevamo vissuto una emergenza di questa portata, una tempesta perfetta di povertà, crollo di tenuta del ceto medio, isolamento, solitudine e problemi sanitari – spiega Scaltritti. Una crisi che ora rischia di diventare spaventosa perché stiamo assistendo in questo periodo a molti sfratti che aggiungono drammi a situazioni già fragilissime“. Le persone assistite infatti devono continuare a essere seguite per permettere loro di ritrovare una vita dignitosa, ma questo richiede tempo. Parallelamente ogni giorno si aggiungono nuove situazioni di emergenza, “persone che vengono mandate via di casa e che quindi perdono tutto“.

La certezza di un luogo sicuro viene spazzata via “e non sappiamo come possono reagire le persone, ma si può comprendere cosa rappresenti il passaggio da una abitazione vera e propria, per quanto anche senza luce o riscaldamento, a una tenda o un sacco a pelo in cui gettarsi nei pressi di un androne“. E non è solo una questione di numeri, aggiunge Scaltritti, “perché anche una sola persona in più è una storia da seguire, da tentare di ricostruire e rimettere in piedi, ed è una sconfitta di tutti“.

“MAI UNA SITUAZIONE COSI’ GRAVE PRIMA D’ORA”

Il dramma di questo scenario è quotidiano e mai di questa portata prima d’ora, puntualizza ancora Scaltritti, “una tempesta perfetta“, che richiede azioni urgenti. I mesi a venire rischiano di diventare esplosivi e per questo motivo “chiediamo agli ufficiali giudiziari, ai proprietari di casa di avere pazienza, di fermarsi per quanto possibile“. “Le sofferenze oggi sono di tutti, ed è legittimo che un proprietario chieda il rispetto dei suoi diritti, ma abbiamo bisogno di un sentire comune che aiuti a passare questo momento“. In passato sono state adottate soluzioni che di fatto hanno congelato, proprio nei mesi invernali, l’esecuzione degli sfratti, continua Scaltritti, “ma anche dal punto di vista politico si potrebbe decidere di sostenere i proprietari di case danneggiati”. Serve tempo, ma l’inverno, lo sappiamo, è un generale, e tira dritto, e il gelo che lo accompagna non deve e non può ghiacciare la capacità di sentire le sofferenze altrui.

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