Cronaca - Alessandria

Svelato il centro di ricerca per la protezione ambiente finanziato da Syensqo: “Primi test a Spinetta tra 6 mesi”

ALESSANDRIA – Già presentato a febbraio 2024, questo martedì è stato ufficialmente svelato e inaugurato al Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale il Centro di Ricerca e Sviluppo per il Risanamento e la Protezione Ambientale, finanziato con 5 milioni di euro da Syensqo, l’ex Solvay di Spinetta Marengo. L’obiettivo sarà la rimozione dei metalli pesanti dai suoli contaminati, il recupero della fertilità del suolo, la rimozione dei contaminanti emergenti come Pfas, coloranti dalle acque di falda e dai reflui industriali e civili. Grazie alle più moderne tecnologie saranno creati dei materiali che, come delle “mini-spugne”, saranno in grado di assorbire gli inquinanti, utilizzando anche prodotti naturali come l’involucro dei chicchi di riso o i gusci di nocciola.

“In sei mesi produrremo materiali sufficienti per fare i primi test a Spinetta ha rimarcato il professor Leonardo Marchese, responsabile scientifico del Joint Lab, composto da un Laboratorio per Trattamenti Chimico-Fisici e due Laboratori per Analisi Chimiche e Biologiche. Questo centro impiegherà trenta tra ricercatori e personale tecnico del Disit e di Syensqo, cinque tecnologi, un project manager e dieci giovani ricercatori (dottorandi o post dottorato), oltre a dieci studenti tesisti.

Il Magnifico Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Menico Rizzi, ha auspicato che questo centro di ricerca produca “risultati superiori all’investimento iniziale”. Secondo Francesco Luccisano, Country Director di Syensqo Italia, questo centro di ricerca “accelererà il risanamento già iniziato. La bonifica sta avvenendo: un percorso difficile ma che qui ha un suo punto di eccellenza. Contro i pfas disponiamo di strumenti per migliorare la qualità dell’acqua che altri territori non hanno. Già negli ultimi 2/3 anni si è registrato un miglioramento della qualità dell’acqua faremo sempre meglio”. “Un passo importante dopo un anno e mezzo di lavoro” ha aggiunto Federico Frosini, direttore dello stabilimento Syensqo di Spinetta “con 5 milioni investiti nella sostenibilità creiamo soluzioni reali e concrete. Per la bonifica del territorio il binomio Syensqo e Università del Piemonte Orientale è rodato e vincente. Questo sito ha una eredità complessa e difficile, che gestiamo tutti i giorni. Lo facciamo con gli stessi ingegneri e ricercatori impegnati nella ricerca e nella produzione di materiali innovativi. Una collaborazione molto lunga, iniziata 15 anni fa ma che ha già prodotto traguardi anche significativi”. Tra questi, ha rimarcato Frosini “il calo del 60% del cromo esavalente e il calo del 98% dei solventi clorurati. Un percorso che ha bisogno di questo laboratorio per avanzare, con l’impegno a investire per un futuro sostenibile del nostro territorio”.

“Viviamo una condizione non semplice” le parole del sindaco di Alessandria, Giorgio Abonantela presenza del polo chimico ha determinato, oltre a quelle positive, anche esternalità negative. L’impegno di Syensqo negli anni è cresciuto tantissimo, così come è cresciuto l’impegno delle istituzioni pubbliche nell’imporre limiti”. Dopo aver ringraziato Arpa, inoltre, Abonante ha anche ricordato l’acquisto da parte dell’amministrazione comunale di un’area dell’ex Zuccherificio di Spinetta messa a disposizione per un futuro centro studi sulle bonifiche ambientali: “Uno spazio pubblico dove testare processi e dispositivi, aperto alla Regione, Arpa, al mondo accademico e ai partner privati”. Secondo Abonante, inoltre, questo centro di ricerca rappresenta “un passo avanti per Alessandria: qui si incontrano impresa, università ed enti pubblici per trasformare la conoscenza in soluzioni concrete e fare passi avanti per uno sviluppo sostenibile. La nostra città vive accanto a grandi produzioni che generano valore ma anche impatti da gestire. Per questo servono ricerca, dati, tecnologie e regole chiare. L’Osservatorio che abbiamo avviato due anni fa va in questa direzione. Il Centro ricerche nasce invece per migliorare la capacità di intervento di bonifica, necessario per migliorare l’ambiente e tutelare la salute. Sono investimenti sulla qualità della vita, sul lavoro qualificato e su un’economia che cresce nel rispetto del territorio basato su tre pilastri fondamentale: collaborazione, trasparenza, responsabilità. Vogliamo che questo Centro diventi un punto di riferimento per l’intera provincia, per i tanti siti da bonificare, e che offra nuove opportunità alle ragazze e ai ragazzi della nostra comunità”. Nel suo intervento, infine, Abonante ha ricordato l’Ingegnere Claudio Lombardi, mancato lo scorso 2 ottobre: “Collega in Giunta e in Consiglio, alessandrino straordinario e uomo di scienza e impresa. Il suo rigore e il suo metodo restano un esempio. Il lavoro di oggi parla anche di lui e della fiducia nella conoscenza come motore e futuro per Alessandria”. 

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