8 Aprile 2016
06:04
Familiari delle vittime francesi in piazza questo sabato per contestare i domiciliari a Beti
ALESSANDRIA – L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e le omologhe associazioni francesi sabato manifesteranno in centro ad Alessandria. Il motivo di questa iniziativa è legato all’ “indignazione per la concessione degli arresti domiciliari a Ilir Beti“. L’uomo era alla guida del mezzo che nel 2011, in autostrada, contromano, centrò frontalmente l’auto con a bordo cinque giovani francesi. I ragazzi avrebbero dovuto raggiungere il luogo delle loro vacanze ma invece cozzarono con quel proiettile travestito da auto. All’altezza di Rocca Grimalda, sulla A26, l’impatto fu terribile; dell’auto dei francesi non rimase quasi più nulla e quattro ragazzi trovarono la morte.
“La manifestazione di sabato ad Alessandria – hanno spiegato gli organizzatori – non è solo contro la decisione, tutti noi vogliamo una giustizia giusta e non vendette“. “Riteniamo inconcepibile – ha spiegato Ezio Bressan, dell’associazione Familiari e Vittime della strada – che a Ilir Beti siano stati concessi i domiciliari. È una cosa devastante perché non riusciamo a capire come sia possibile, a fronte di una pena così pesante. Soprattutto però temiamo che sia concreto il pericolo di fuga. Non accettiamo che dopo una condanna a 18 anni e 4 mesi vengano concessi i domicliari“.
L’associazione familiari delle vittime ha quindi affidato al suo legale l’opposizione al provvedimento che ha concesso i domiciliari.
In primo grado, ad Alessandria, Ilir Beti era stato condannato a 21 anni e 4 mesi. In Corte d’Assise d’Appello, la condanna era stata confermata ma poi la Cassazione annullò il verdetto di secondo grado, rinviando il fascicolo in Appello, davanti a giudici diversi. A gennaio tuttavia l’organo giudicante ha confermato l’omicidio volontario pur riducendo la pena da 21 a 18 anni e 4 mesi. In questi giorni Ilir Beti è però uscito dal carcere perché sottoposto agli arresti domiciliari e proprio questo aspetto ha indignato i familiari delle vittime e anche diverse associazioni, tra cui quella rappresentata ad Alessandria da Ezio Bressan.
Ezio Bressan ha anche spiegato che la scelta di fare la manifestazione ad Alessandria non è stata casuale: “io avevo suggerito di farla davanti alla Corte d’Appello, ma i familiari delle vittime francesi hanno voluto fortemente Alessandria perché, hanno detto, la battaglia è cominciata ad Alessandria.”
Il ritrovo è alle 9 davanti alla Prefettura, in piazza della Libertà, sabato 9 aprile. Alle 10 partirà poi il corteo per le vie del centro fino davanti al Tribunale di Alessandria dove verranno deposti fiori e foto di vittime.