Autore Redazione
giovedì
20 Novembre 2025
05:43
Condividi
Cronaca - Alessandria

Mense scuole Alessandria: dal 2026 aumento “contenuto” del costo dei buoni pasto, massimo 50 centesimi

Mense scuole Alessandria: dal 2026 aumento “contenuto” del costo dei buoni pasto, massimo 50 centesimi

ALESSANDRIA – Già tre settimane fa nel presentare le novità e le implementazioni del servizio di refezione scolastica, l’amministrazione comunale di Alessandria aveva accennato a “un piccolo adeguamento” delle tariffe dei buoni pasto, previsto dal prossimo 1° gennaio. Ora questo lieve incremento è stato ufficializzato ma non riguarderà tutti: per le famiglie con reddito Isee fino a 7 mila euro non cambierà nulla. Da 7 mila euro a 22 mila euro, invece, il ticket aumenterà di 20 centesimi. Le famiglie di fascia Isee da 22 mila euro in su e quelle non residenti ad Alessandria, infine, pagheranno 50 centesimi in più a tagliando. Si tratta, ha aggiunto l’amministrazione, di incrementi contenuti e calibrati sul reale andamento dei costi alimentari e del lavoro, e comunque inferiori alla crescita complessiva dei costi sostenuti dal Comune”.

Nella delibera di giunta, l’amministrazione comunale ha definito questa novità come un “aggiornamento selettivo e graduale del costo dei buoni pasto, articolato in modo differenziato per fascia di reddito”, evidenziando in particolare “il rilevante aumento dei costi dei principali generi alimentari registrato negli ultimi anni che ha inciso in modo significativo sul costo complessivo del servizio”, oltreall’incremento consistente del costo del lavoro del personale impiegato nella refezione scolastica, a seguito del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali”.

“Alla luce di tutto ciò abbiamo dovuto ritoccare i costi ma” ha precisato a Radio Gold l’assessora alla Pubblica Istruzione Irene Molina “con una modifica inferiore all’adeguamento Istat, preservando le due fasce Isee più basse e contenendo il più possibile questo incremento. Alla fine si tratta, per le fasce Isee più altre di meno di un caffè al giorno”. 

C’è anche da considerare che già nell’ultimo anno scolastico si è registrato “un incremento complessivo dei pasti serviti, figlio dell’affidamento al nuovo gestore che ha comportato un miglioramento della qualità del servizio (maggiore utilizzo di prodotti locali e biologici, riduzione degli scarti alimentari, valorizzazione della filiera corta)”. Secondo la giunta Abonante, infine, “la revisione tariffaria approvata consente di migliorare la sostenibilità economico-finanziaria del servizio, preservando al contempo gli standard qualitativi raggiunti grazie al nuovo affidamento a basso impatto ambientale e alla maggiore attenzione alla sostenibilità e alla filiera locale”.

Condividi