Autore Redazione
martedì
25 Novembre 2025
05:55
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Cronaca - Alessandria

Rifiuti, Cittadinanzattiva: Alessandria terza in Piemonte per importo Tari e ultima per raccolta differenziata

Rifiuti, Cittadinanzattiva: Alessandria terza in Piemonte per importo Tari e ultima per raccolta differenziata

ALESSANDRIA – L’incremento rispetto al 2024 è tra i meno alti rispetto agli altri capoluoghi (+1.7%) ma, secondo l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sui rifiuti, Alessandria è il terzo capoluogo in Piemonte per importo della Tari nel 2025, pari a 370 euro. Al primo posto nella nostra regione c’è Asti con 425 euro (in calo però del 2.4% rispetto al 2024). Sul podio c’è Torino con 377 euro (+1.7%). Cuneo, invece, è il capoluogo piemontese meno caro, con 249 euro di Tari. Ad Alessandria, inoltre, si registra la percentuale più bassa di raccolta differenziata: appena il 47.6%. Novara guida questa classifica dei capoluoghi in Piemonte, con il 77.2%. Sul fronte della produzione dei rifiuti, invece, il nostro capoluogo torna in testa in Piemonte, con oltre 577 chili per abitante. 

Nel 2025, la spesa media nazionale per la gestione dei rifiuti urbani è stata pari a 340 euro all’anno, in aumento del 3,3% rispetto al 2024 (329 euro). In Piemonte una famiglia paga in media 318 euro, +3,3%, rispetto al 2024. A livello regionale, spiccano in positivo, oltre al Trentino Alto Adige che si caratterizza per la spesa più bassa e un’elevata percentuale di raccolta differenziata, anche Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche dove ad una TARI molto al di sotto della media nazionale, si associano i più elevati livelli di raccolta differenziata.

Dei dieci capoluoghi più costosi, sette appartengono a regioni meridionali, a conferma del persistente divario territoriale. In cima alla classifica si collocano Catania (602 €), Pisa (557 €), Genova (509 €) e Napoli (496 €). In modo speculare, dei 10 capoluoghi che si posizionano come più economici, 8 appartengono a regioni settentrionali. Tra i più economici, Cremona (196 €), Udine e Trento (199 €) registrano i costi più contenuti, in larga parte grazie alla presenza di sistemi di raccolta efficienti e di tariffazione puntuale. Nel complesso, la crescita dei costi è generalizzata: rispetto al 2024, 95 capoluoghi hanno registrato un aumento della tariffa, 14 una riduzione, mentre solo uno è rimasto invariato. Le variazioni più marcate si osservano a Reggio Emilia (+15,1%), Ferrara (+13,8%) e Siena (+12,9%), mentre i cali maggiori si registrano a Modena (–12,3%), Aosta (-8,4%), Cagliari (–7,6%) e Milano (–7,5%).

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