10 Dicembre 2025
16:10
Pazienti cronici dimessi dal Pronto Soccorso e “telemonitorati” da casa: premiato il progetto Asl a Novi
NOVI LIGURE – Quando la tecnologia abbatte le barriere e consente di agevolare il più possibile il paziente. Il progetto sperimentale dell’Asl per il telemonitoraggio dei pazienti cronici, avviato lo scorso 1 dicembre al Pronto Soccorso di Novi Ligure, è stato premiato al Congresso Nazionale della Società Italiana Emergenza Sanitaria. Frutto di una stretta sinergia tra la Centrale Unica Armonizzata 116117, Azienda Zero Piemonte, il Presidio Ospedaliero di Novi Ligure e il Servizio ICT, l’iniziativa si è aggiudicata il Premio come Miglior Poster Area Tecnica. Il modello è stato anche protagonista a Roma durante l’incontro al Ministero della Salute, dove è stato presentato come esempio virtuoso di integrazione tra emergenza e territorio davanti agli addetti ai lavori di tutta Italia.
L’idea parte da un’analisi dei dati: molti ricoveri brevi (inferiori ai 3 giorni) riguardano patologie croniche molto diffuse come lo scompenso cardiaco, la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e il diabete. “Centinaia di episodi di ricovero potrebbero essere evitati se il paziente, una volta a casa, venisse seguito in modo tempestivo e strutturato. L’obiettivo è duplice: ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e, soprattutto, garantire al cittadino una qualità di vita migliore, curandolo tra le mura domestiche in sicurezza” ha sottolineato Asl.
“Questo progetto non è solo un’innovazione tecnologica, ma un profondo cambio di paradigma nella nostra visione di sanità” ha dichiarato il direttore generale Asl Alessandria Francesco Marchitelli “con il telemonitoraggio stiamo costruendo un ‘ponte sicuro’ tra l’ambiente ospedaliero, dove il paziente viene curato in fase acuta, e la sua casa. Il nostro obiettivo prioritario è eliminare il senso di abbandono che spesso accompagna le dimissioni e ridurre il rischio di riacutizzazioni evitabili. Il riconoscimento del SIEMS e l’attenzione del Ministero della Salute ci confermano che siamo sulla strada giusta, quella indicata dal Pnrr: una sanità che unisce l’alta specializzazione ospedaliera con l’efficacia della cura territoriale. Questo è il futuro della nostra ASL, un futuro centrato sulla persona e sulla sua sicurezza”.
Il cuore del progetto è la proattività. Non è il paziente a dover cercare aiuto quando sta male, ma è il sistema sanitario a vegliare su di lui prima che la situazione peggiori.
Questo è il percorso tipo:
- In Ospedale: Il medico del DEA di Novi Ligure individua il paziente idoneo (con patologie croniche ma dimissibile) e, grazie all’integrazione tecnologica curata dall’ICT, lo inserisce nella piattaforma di monitoraggio.
- A Casa: Entro 24-48 ore dalla dimissione, la Centrale 116117 contatta telefonicamente il paziente.
- Il Monitoraggio: Per 15 giorni, gli operatori effettuano chiamate periodiche utilizzando questionari specifici (valutando respiro, peso, aderenza alle terapie). Le risposte generano un “codice colore”:
- Verde/Azzurro: Tutto bene, il monitoraggio prosegue.
- Giallo/Arancione/Rosso: Scatta l’allerta. Il sistema attiva, a seconda della gravità, il Medico di Medicina Generale, gli Infermieri di Comunità o, nei casi urgenti, il 118.
Questo modello realizza pienamente gli obiettivi del PNRR (Missione 6 – Salute) e del DM 77: creare una rete che unisca ospedale e territorio. È un intervento a basso impatto economico ma ad altissimo valore umano. Il paziente non si sente abbandonato, ma “preso in carico”. Medici di famiglia e ospedalieri condividono le informazioni in tempo reale, evitando che le condizioni cliniche precipitino.
Il successo di questo modello è il risultato di un lavoro di squadra multidisciplinare che unisce competenze cliniche, organizzative e tecnologiche. Il progetto è stato ideato, curato e redatto da:
- Dott.ssa Roberta Virtuani – Direttore S.C. M.C.A.U. (Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza) di Novi Ligure, che garantisce la selezione clinica e la continuità ospedale-territorio.
- Dott.ssa Irene Marchese – Responsabile della C.U.A. 116117, che coordina la centrale operativa e il personale dedicato al follow-up telefonico.
- Dott. Stefano Garione – Responsabile ICT ASL AL, che ha sviluppato l’infrastruttura tecnologica e la piattaforma di segnalazione indispensabile per il funzionamento del sistema.
Con l’avvio della fase sperimentale a Novi Ligure, la operatività e arruolamento dei pazienti da lunedì 15 dicembre 2025, l’Asl compirà “un passo decisivo verso una sanità più moderna e vicina alle persone, dimostrando che l’innovazione non è fatta solo di nuovi macchinari, ma di nuovi modi di prendersi cura dei pazienti”.
Nella foto in basso da sinistra, la Capo Turno CUA 116117 AL Laura Ferrarotti, il Direttore Generale AREU Lombardia, in qualità di Direttore Scientifico del Congresso, Dott. Massimo Lombardo, la Coordinatrice CUA 116117 AL Dr.ssa Irene Marchese.