Alessandria Calcio - Cronaca - Alessandria

Carcere S. Michele, in arrivo 200 reclusi al 41 bis. Abonante: “Ospedale da adeguare alle visite dei detenuti”

ALESSANDRIA – “Occorrerà adeguare la città e finora nessuno ci ha contattato“. A margine della conferenza stampa del Partito Democratico sul piano socio sanitario regionale il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha espresso la propria preoccupazione sull’imminente riconversione del carcere di San Michele. Anche se finora nulla è stato ancora ufficializzato, nel 2026 l’istituto penitenziario ospiterà circa 200 detenuti al 41 bis: circa 150 dovrebbero essere trasferiti in città entro il mese di gennaio, mentre il resto dovrebbe arrivare entro giugno.

In queste ultime settimane, infatti, l’istituto di pena è stato oggetto di una profonda e celere trasformazione anche dal punto di vista strutturale, per essere in grado di ospitare chi deve scontare il cosiddetto ‘carcere duro’. “Una scelta dello Stato molto discutibile e non condivisa con il territorio ha evidenziato il primo cittadino di Alessandria “ora questa mancata condivisione sta iniziando a mostrare il suo lato debole”.

Secondo Abonante, infatti, ad oggi manca il raccordo tra il carcere e i servizi sanitari, in particolare con l’ospedale di Alessandria. “I futuri detenuti avranno bisogno di accedere in modo frequente ai servizi ospedalieri. Occorreranno misure di sicurezza adeguate: si sta lavorando su questo punto? Il Comune non è stato minimamente informato, un aspetto completamente ignorato anche nell’ultimo piano socio sanitario della Regione. Quando queste persone accederanno all’ospedale non saranno pazienti comuni: ci saranno specifiche misure di sicurezza. Quali saranno gli spazi a loro dedicati? Come sarà garantita la sicurezza a tutti i cittadini che ogni giorno usufruiscono delle cure?”.

Condividi