28 Dicembre 2025
17:38
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ricorda Brigitte Bardot: “Diva indipendente e anticonformista”
TORINO – Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio a Brigitte Bardot, mancata all’età di 91 anni. L’icona del cinema e della cultura pop del secondo Novecento è celebrata nella mostra “Pazza Idea. Oltre il ’68: icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni”, visitabile alla Mole Antonelliana fino al 9 marzo 2026.
Bardot, tra le star più riconoscibili e amate degli anni Cinquanta e Sessanta, viene ricordata non solo per il suo fascino “inarrivabile”, ma per ciò che ha rappresentato: un simbolo di glamour, libertà e ribellione, capace di influenzare stile, moda e costume di un’intera generazione. A sottolinearlo è Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, che evidenzia come la diva francese abbia incarnato un sentimento indipendente e anticonformista, sempre più presente tra le donne del suo tempo. Un ricordo che abbraccia anche l’ultimo capitolo della sua vita pubblica: il forte impegno in difesa degli animali, portato avanti con passione negli ultimi decenni.
Nella mostra torinese, lo sguardo del fotografo Angelo Frontoni restituisce Bardot in una dimensione quasi mitologica. Carlo Chatrian, direttore del Museo, descrive infatti l’attrice come una figura “da quadro rinascimentale”: una Venere di Botticelli, una dea scesa dal cielo, ritratta con un’aura capace di sintetizzare lo spirito e l’estetica di un’epoca. Una bellezza unica e al tempo stesso paradigmatica, destinata a imprimersi nell’immaginario collettivo attraverso film e personaggi indimenticabili.
Tra questi, spicca soprattutto “Et Dieu… créa la femme” (1956), diretto da Roger Vadim, allora suo marito, il film che la consacrò definitivamente come star internazionale e simbolo di una nuova femminilità, più libera e dirompente.
(in copertina la foto di Angelo Frontoni parte della mostra Pazza Idea e tratta dal servizio dedicato all’oroscopo pubblicato a puntate su “Oggi” del 1974)