Autore Redazione
lunedì
18 Aprile 2016
17:55
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Cronaca

Il dolore e la tristezza dei famigliari di Daniele “amava la vita, non può essersi suicidato”

Il dolore e la tristezza dei famigliari di Daniele “amava la vita, non può essersi suicidato”

VALMADONNA – Sono diversi gli elementi ancora da chiarire in merito al tragico decesso di Daniele Bonanno, il figlio di 29 anni dell’imprenditore alessandrino Valerio Bonanno, precipitato lunedì mattina da una finestra del suo appartamento al primo piano di una palazzina in via Vecchio Mulino a Valmadonna.  Un volo di circa 4 metri risultato fatale per il ragazzo, deceduto sul colpo. Al momento per i Carabinieri restano ancora aperte due ipotesi, il suicidio o una tragica fatalità. Erano da poco passate le 6.30 del mattino quando alcuni vicini di casa e un passante hanno notato il corpo del ragazzo riverso a terra e non è escluso che Daniele si sia sporto troppo dalla finestra e sia precipitato. Questa, del resto, è anche l’unica spiegazione per i parenti e gli amici del ragazzo. Chi conosceva Daniele esclude infatti il suicidio.  Lui “amava la vita, era amato da tutti e non gli mancava nulla” e non avrebbe “mai” potuto scegliere di gettarsi dalla finestra.  Il pomeriggio prima della tragedia Daniele aveva postato una sua foto sorridente su Facebook. In quel post scriveva di essere a Treviso a un corso di formazione e che appena rientrato a casa avrebbe aggiornato gli amici su quell’esperienza che definiva “molto interessante”. Nei prossimi giorni l’analisi dei tabulati telefonici potrebbe forse fornire elementi utili a far luce su questa tragedia.

 

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