19 Maggio 2016
07:43
Nell’astigiano mosto moldavo per fare vino spacciato per ‘doc’
ASTI – La Guardia di Finanza di Nizza Monferrato, insieme al Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari, ICQRF Nord Ovest, ha compiuto due ispezioni nei confronti di altrettante aziende con sede nel “distretto industriale di Canelli-Santo Stefano Belbo“, dichiarato “Patrimonio dell’umanità“, “minacciato da forme di illegalità che possono comprometterne lo sviluppo industriale”.
Le verifiche hanno permesso di scoprire e sequestrare circa 70 mila litri di vini DOP, DOC e DOCG, ottenuti con mosti giunti prevalentemente dalla Moldavia. Nel corso dei controlli, le Fiamme Gialle e i Funzionari del Dipartimento della Repressione Frodi, hanno comparato i dati contabili dei registri di cantina delle imprese ispezionate con le qualità di vino e mosto giacenti in magazzino riscontrando numerose irregolarità.
In un caso, i responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per “frode nell’esercizio del commercio” e “contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari“.
Complessivamente i finanzieri hanno constatato ricavi sottratti a tassazione per oltre 1,5 milioni di euro e un’I.V.A. evasa pari a circa 400 mila euro.