Autore Redazione
martedì
31 Maggio 2016
12:08
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Cronaca - Valenza

Al concorso Sant’Eligio spicca il talento valenzano tra serpenti-bracciali e anelli ispirati dalla natura

Al concorso Sant’Eligio spicca il talento valenzano tra serpenti-bracciali e anelli ispirati dalla natura

VALENZA – Sono stati numerosi i progetti presentati per il concorso Sant’Eligio. La premiazione è avvenuta domenica pomeriggio, una volta vagliati i lavori delle nove scuole orafe di tutta Italia. Il concorso ha premiato ancora una volta la grande creatività e competenza degli studenti valenzani, capaci di ottenere ben cinque dei sette premi disponibili.

Nella sezione manufatti Carol Gres, scuola Orafa Ambrosiana-Milano, è risultata la prima classificata (prof. Guido Solari). Carol Gres ha portato “un bracciale “alla schiava” che con grande fantasia elabora la complessa struttura di un fossile consumato dai millenni, di cui non ci resta che uno scheletro ancora bello, che ci lascia immaginare un passato splendore corroso dal tempo e dagli agenti esogeni della Natura.”

Al secondo posto Jasmine Celon, IIS dell’istituto Cellini di Valenza (prof. Alessandro Montaldi). Jasmine Celon ha presentato “un bracciale “alla schiava” creato con una complessa esecuzione manuale che rappresenta la “summa” di varie tecniche. Presenta sapiente uso dei rapporti cromatici di piccole pietre sfaccettate incassate perfettamente a pavé, in rapporto con l’oro opaco “martellato” e quello lucidato.”

Al terzo posto Giacomo Arcolini del Foral, sempre di Valenza (prof. Mauro Buzio). Giacomo Arcolini ha presentato “un manufatto originale anello creato avendo grande attenzione ai rapporti e alle proporzioni volumetriche. L’oro lucido-opaco mette in evidenza l’armonia della forma e perfezione estetica.”

Nella sezione progetti il miglior piazzamento lo ha ottenuto Alice Lumina IIB del Cellini di Valenza (prof. Alessandro Montaldi). Alice Lumina ha presentato una “originale interpretazione del classico motivo del serpente. Soggetto ricco di simbologie arcaiche, con sapiente uso del cromatismo delle gemme di vari tagli, con una buona manualità che non trascura la portabilità del gioiello”:

Della stessa scuola anche Federica Lazzaro, arrivata al secondo posto (prof. Alessandro Montaldi). Lei ha presentato un “anello ispirato alle aiuole dei giardini all’Italiana con rubini incassati a pavè. Dimostra ottima capacità interpretativa di un originale soggetto, ottime capacità manuali e cultura artistica.”

La terza piazza l’ha conquistata Laura Castaldi dello studio Arrais-Capoterra di Cagliari (prof. Luisella Arrais). Laura Castaldi “ha presentato un progetto ispirato al momento in cui le piante sono colte, nell’attimo di cedere i frutti. Fantasia, poesia interpretativa della “Natura naturans”, e manualità.”

Infine stage nell’azienda Veggi Riccardo-Confartigianato per Caterina Pucci del Foral di Valenza capace di presentare un “originale bracciale dal cinturino in pelle multicolore, che dimostra fantasia, creatività, manualità e capacità di realizzare precisi rapporti meccanici e volumetrici”:

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