Autore Redazione
giovedì
16 Giugno 2016
22:00
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Cronaca - Alessandria

Dopo il caso di bullismo ad Alessandria l’appello di Telefono Azzurro: “ragazzi non state zitti”  

Dopo il caso di bullismo ad Alessandria l’appello di Telefono Azzurro: “ragazzi non state zitti”  

ALESSANDRIA – Non voleva più uscire di casa, terrorizzato dall’idea di incontrare ancora il suo estorsore, un coetaneo che già da anni lo umiliava e tormentava, obbligandolo a pagare un “pizzo” settimanale anche di 500 euro. Secondo la Squadra Mobile di Alessandria il ragazzo che oggi ha circa 20 anni aveva iniziato a subire le minacce del coetaneo quando i due erano ancora minorenni e, alla fine, ha consegnato nelle mani del bullo 10 mila euro. L’incubo del giovane alessandrino, per fortuna, ora è finito. A gennaio il ragazzo ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino che oggi non può più avvicinarlo e deve rimanere in casa dalle 20 alle 7 del mattino.

Come l’alessandrino ancora troppi ragazzi sono vittime di bulli, ha ricordato Telefono Azzurro. In Italia, secondo una recente indagine condotta insieme a DoxaKids,  1 adolescente su 5 subisce aggressioni fisiche e verbali. In quasi l’80% dei casi i ragazzi vengono umiliati, isolati e minacciati a scuola ma i bulli agiscono anche attraverso la rete. In 1 caso su 10 il bullismo passa infatti da internet e dai social network. Purtroppo, però, solo 1 vittima su 5 si confida con un adulto.

I ragazzi si vergognano di quanto gli sta accadendo” ha spiegato Annarita Lissoni responsabile delle linee d’ascolto di Telefono AzzurroOgni giorno, 24 ore su 24, ha ricordato, operatori adeguatamente formati sono però pronti ad ascoltare bambini e ragazzi vittime di bullismo al numero gratuito 1.96.96. Telefono Azzurro ha anche un chat dedicata alle vittime di bullismo sul sito www.azzurro.it , un ulteriore canale di ascolto confidenziale attivo 365 all’anno. Dall’altra parte del telefono o del pc, ragazzi e bambini troveranno operatori esperti che li metteranno a loro agio “lasciandoli liberi di raccontare a loro modo, e con i loro tempi, le loro difficoltà”. “Troveranno una persona che si concentrerà su di loro, sulla loro situazione e che li aiuterà  a trovare una soluzione”.

Gli operatori di Telefono Azzurro, ha aggiunto Annarita, aiuteranno anche le vittime di bullismo a recuperare autostima. “Quando ci chiamano, i ragazzi o i bambini sono ormai isolati, senza punti di riferimento. Quello che noi diciamo a tutti, anche agli adulti che si trovano ad affrontare queste situazioni è di non vergognarsi perché  quello che sta accadendo non è colpa vostra. Non c’è nulla in voi che non va. Se chiedete aiuto, per voi o per un vostro amico,  non siete delle spie o deboli. Siete coraggiosi. Rompete il silenzio, quindi, anche se siete solo spettatori di azioni di bullismo, attraverso i canali di Telefono Azzurro, parlando con i vostri genitori, con  gli insegnanti e non abbiate paura di rivolgervi anche alle Forze dell’Ordine. “Confidatevi – ha concluso Annarita  – perché l’isolamento e il silenzio non sono la soluzione al problema”.

Tatiana Gagliano

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