Autore Redazione
martedì
28 Giugno 2016
09:25
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Cronaca - Alessandria

Marengo Doc: ecco i vini della provincia premiati

Marengo Doc: ecco i vini della provincia premiati

PROVINCIA – Nuova edizione, lo scorso venerdì, della premiazione per il 42° concorso enologico della provincia di Alessandria, “Premio Marengo Doc” e delle nuove strutture marchio q – ospitalità italiana. Tra i partecipanti sono state selezionate, dalle commissioni tecniche, 26 eccellenze che hanno ottenuto il riconoscimento “selezione speciale” (raggiungendo almeno un punteggio di 88 punti su 100), mentre sono stati 74 i prodotti insigniti del diploma “Premio Marengo Doc”, avendo raggiunto l’elevato punteggio di almeno 85/100.

L’edizione 2016 ha visto confermate le distinzioni introdotte a partire dal 40esimo concorso, con l’istituzione in particolare di tre nuove tipologie di premi: premio “Marengo Doc Critica”, premio “Marengo Doc Donna” e premio “Marengo Doc Giovani”.
Ecco i vini premiati con i riconoscimenti più ambiti:

Marengo d’oro – vini spumanti: Alta langa spumante brut rosato 2012 – “Cuvée Aurosa Rosé” della Banfi cantine di Strevi
Marengo d’oro – vini bianchi: Gavi del comune di gavi 2015 – “La Meirana” della cantina Broglia di Gavi
Marengo d’oro – vini rossi: Barbera del Monferrato superiore 2012 – “1930 una buona annata” della Tenuta La Tenaglia di Serralunga di Crea
Marengo d’oro – vini aromatici: Strevi passito 2008 – “Passione” della Bragagnolo vini passiti di Strevi
Premio Marengo Doc critica: Gavi del Comune di Gavi 2015 “La smilla di Bosio”
Premio Marengo Doc Donna: Strevi passito 2009 – “Reverentia” della Ca’ di Cicul di Strevi
Premio Marengo Doc Giovani: Strevi Passito 2008 – “Passione” della Bragagnolo vini passiti di Strevi

Il tradizionale appuntamento per festeggiare i produttori ed il meglio delle strutture turistiche è stato condotto dal conosciuto giornalista Paolo Massobrio, che da più di trenta anni si occupa di economia agricola ed enogastronomia, ed ha visto l’importante partecipazione dell’assessore della regione piemonte all’agricoltura, caccia e pesca, Giorgio Ferrero che ha con forza testimoniato l’apprezzamento delle istituzioni nei confronti dei tanti operatori che giornalmente si adoperano per creare prodotti di eccellenza, che danno lustro all’intero territorio e favoriscono lo sviluppo del made in italy nel mondo ed ha sottolineato in specifico come i vini della provincia di Alessandria, con alcune denominazione molto particolari, costituiscano un patrimonio culturale ed economico di notevole rilevanza.

Il presidente della camera di commercio Gian Paolo Coscia ha sottolineato durante la manifestazione “il grande valore delle 89 aziende che hanno partecipato al concorso e dei loro 271 vini a motivo dei quali, da parecchi anni, la camera di commercio di alessandria si adopra per promuovere e diffondere questo qualificato prodotto sui mercati domestici ed internazionali attraverso molteplici progetti e nonostante i continui interventi di ridimensionamento dell’attività di promozione dovuti alle nuove norme in vigore”.
“Il concorso enologico – ha dichiarato il presidente Coscia – ha superato oramai i quarant’anni di vita ed è sempre più un punto di riferimento per le doc e docg di qualità della nostra provincia. Anche per questo motivo, da quest’anno, abbiamo introdotto un riconoscimento speciale per coloro i quali, per lavoro e passione, hanno contribuito fattivamente a far crescere la cultura del vino. Quest’anno la giunta camerale ha insignito del premio “impegno per le doc” il dott. Angelo Arlandini, dipendente per 40 anni della camera di commercio di Alessandria, per circa 10 componente del comitato nazionale vini e grande conoscitore e promotore dei temi della doc e docg. Il connubio imprese certificate marchio q -ospitalità italiana e aziende produttrici di vino premiate marengo doc – chiosa infine il presidente coscia – non può che dare lustro al nostro territorio: un panorama produttivo e di strutture ricettivo/ristorative che ben poche altre realtà possono vantare. Un primato fatto di alta qualità, varietà di denominazioni e di grande lavoro che le aziende compiono quotidianamente”.

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