1 Luglio 2016
03:41
Il “geyser sound” riecheggia anche in provincia: a Bistagno l’unica famiglia islandese
BISTAGNO – Per moltissimi italiani è diventata la seconda squadra per cui tifare agli Europei, dopo la Nazionale di Antonio Conte. Ma in provincia di Alessandria c’è una casa dove la bandiera bianca, rossa e blu dell’Islanda viene tirata fuori ogni volta che Gunnarson e compagni scendono in campo. In regione Roncogennaro, vicino a Bistagno, si riuniscono Hanna Brekkan e i suoi figli Kilian e Aron, unici rappresentanti della terra dei geyser nel nostro territorio.
“Sono ‘terribilmente’ orgogliosa della nostra squadra islandese, sono super felice” esordisce Hanna Brekkan ai nostri microfoni “con la loro impresa rispecchiano perfettamente lo spirito della nostra nazione: quando si prende un impegno si cerca di portarlo fino alla fine, senza cercare scappatoie. Sentono molta responsabilità nei confronti del popolo islandese.”
Quando in tv gioca la squadra di Lagerback, a Roncogennaro per Hanna, Kilian e Aron (foto) e i loro parenti ormai il copione è lo stesso: i ragazzi indossano la maglietta ufficiale fatta arrivare direttamente dal proprio paese, mentre una enorme bandiera islandese viene appesa vicino al televisore. “In Islanda il calcio sta sempre più prendendo piede“ ha continuato Hanna “in tutto il paese ci sono molti campi, e già da piccoli si comincia a giocare, sia maschi che femmine. Cosa significa il coro che i tifosi intonano? “Ovunque mi trovo io mi sento a casa”, è un canto che trasuda nostalgia per il nostro paese.”
Hanna è un architetto e proprio per seguire la sua passione ha deciso, quando aveva 23 anni, di lasciare la sua città, Reykjavik, e di venire in Italia visto che in Islanda non avrebbe potuto frequentare questo percorso di studi. “Ho vissuto a Milano per 15 anni e poi, nel 2004, ho deciso di trasferirmi a Bistagno, in una casa che ho ristrutturato, un posto meraviglioso dove poter far crescere i miei figli, in campagna, a stretto contatto con la natura. Milano infatti, è una città molto stressante, mentre qui l’ambiente è più umano e siamo stati accolti benissimo.”
Ormai il conto alla rovescia per il quarto di finale Francia-Islanda di domenica è già iniziato, con l’auspicio che non sia l’ultima volta e che magari, giovedì prossimo, Hanna, Kilian e Aron possano tifare ancora per i propri beniamini, magari contro gli azzurri. Per loro sarebbe di sicuro un bel “derby”!
Francesco Conti