Autore Redazione
venerdì
1 Luglio 2016
09:13
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Cronaca - Novi Ligure

Sciopero con presidio per i lavoratori della Lms di Novi: 24 lavoratori chiedono rispetto

Sciopero con presidio per i lavoratori della Lms di Novi: 24 lavoratori chiedono rispetto

NOVI LIGURE – Da ieri i lavoratori della LMS di Novi Ligure sono in sciopero e hanno intenzione di non fermare la protesta. Sarà così fino a che non ci saranno novità reali e in grado di restituire dignità al lavoro svolto finora. Lo ha comunicato la Fiom Cgil che ha spiegato le motivazioni della protesta: “l’azienda lavora per la Marcegaglia di Pozzolo Formigaro e a gennaio è subentrata a ad Enerconte, realtà che lavorava anche dentro Marcegaglia da numerosi anni. I 24 lavoratori sono stati licenziati il 31 dicembre da Enerconte e riassunti da LMS che ha azzerato tutti gli scatti di anzianità, li ha inquadrati a livelli inferiori e fatto contratti a termine di 6 mesi, che scadevano per l’appunto ieri“.

Il sindacato però ha sottolineato come le loro mansioni siano “rimaste invariate” e per questo ha posto all’azienda “il problema dei sottoinquadramenti e dei contratti a tempo determinato“. LMS, ha riferito la Fiom, nel confronto di ieri ha spiegato come stia lavorando “in perdita in quanto Marcegaglia non ha revisionato il prezzo delle commesse“. Per questo l’azienda non sarebbe “in grado di inquadrare correttamente i lavoratori che hanno una professionalità costruita in anni di esperienza e non è possibile rinnovare i contratti per più di tre mesi, cioè fino a settembre“. In quel mese LMS deciderà “se proseguire o meno l’attività anche in base ad un contratto quadro” da siglare con Marcegaglia.

I risultati del confronto hanno indotto i lavoratori a dichiarare lo sciopero e a decidere di mantenere un presidio fuori dallo stabilimento anche nei giorni successivi, “fino a quando la proprietà non richiamerà il sindacato per trovare un accordo che restituisca dignità ai 24 lavoratori buona parte stranieri”.

La Fiom ha fermamente condannato la situazione che evidenzia “ancora una volta i problemi di prezzi tra una grande azienda come è Marcegaglia e l’indotto fatto di piccole aziende”, una situazione che “scarica sui lavoratori degli appalti o di fornitura le conseguenze di una concorrenza sempre piu’ al ribasso determinando situazioni drammatiche per decine di famiglie“.

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