1 Luglio 2016
09:22
Detenuto del carcere San Michele colpisce un agente con un punteruolo
ALESSANDRIA – Un agente di Polizia Penitenziaria di Alessandria è stato aggredito da un detenuto. Come riferito dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, nella notte tra giovedì e venerdì un recluso nella casa circondariale di San Michele, originario del nord Africa, ha accusato un malore in cella. Trasportato dal medico per un accertamento il detenuto si è però scagliato contro un agente ferendolo con un punteruolo alla testa, al collo e alle braccia. L’aggressore è stato immediatamente bloccato mentre l’esponente della Polizia Penitenziaria è stato portato all’Ospedale di Alessandria: per lui una prognosi di sei giorni.
“Le ripetute aggressioni, le basi che si intendono adottare per la logica della vigilanza dinamica devono assolutamente indurre la direzione a fare una seria riflessione” ha detto Vicente Santilli, segretario regionale Sappe del Piemonte.
Da Roma, il Segretario Generale Donato Capece torna a denunciare come sia sempre critica la situazione delle carceri italiane e come siano maggiormente i detenuti stranieri a rendersi protagonisti di eventi critici nelle celle del Paese. “Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti. 7 sono stati le evasioni da Istituti penitenziari. Le carceri dunque sono ad alta tensione e scoppiano: ma per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di violenze assurde e ingiustificate. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento da quando vi sono vigilanza dinamica e regime aperto per i detenuti. E nonostante la Polizia Penitenziaria sia carente di 8mila Agenti in organico la Legge di stabilità ha bocciato un emendamento che avrebbe permesso l’assunzione di almeno 800 nuovi Agenti, a partire dall’assunzione degli idonei non vincitori dei precedenti concorsi, già pronti a frequentare i corsi di formazione. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane, per adulti e minori. Come dimostra quel che è accaduto questa notte nella Casa di Reclusione di Alessandria”.