30 Luglio 2016
02:57
L’Ordine dei Medici lancia l’allarme sul calo delle vaccinazioni: “Attenzione alle bufale in rete e ai ciarlatani che li sconsigliano”
PROVINCIA – Anche in provincia di Alessandria ci sarebbe qualche medico ciarlatano che invita i genitori a non far vaccinare il proprio figlio. “Ci è giunta più di una voce ma servono certezze, occorrono segnalazioni” hanno sottolineato i componenti del consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici e dei Chirurghi della provincia, riuniti per ribadire quanto già anche a livello nazionale è stato sottolineato: “Far vaccinare i propri figli non fa male, anzi! Il vaccino è tra i farmaci più severamente controllati e garantiti a livello di sicurezza. Falsa, ad esempio, una loro correlazione con la comparsa dell’autismo” ha sottolineato il presidente dell’Ordine Mauro Cappelletti “Chi lo aveva sostenuto ha confessato il broglio. Purtroppo, però, sulla rete continuano a girare bufale e false informazioni.”
La diffidenza verso i vaccini, purtroppo, è ben visibile anche nei numeri: a fronte del fatto che si attesta al 95% il livello di diffusione del vaccino ritenuto rassicurante, nel 2014/2015 in provincia di Alessandria il vaccino contro il morbillo, rosolia e parotite è stato effettuato solo dall’89% e dall’88% dei casi nella prima e nella seconda dose, un calo costante dal 2009 in avanti, quando era stata raggiunta la percentuale più alta, il 93%. In Italia, la provincia “maglia nera” di questa classifica è quella di Bolzano, con appena il 68%.
Anche per questo quindi, l’Ordine dei Medici e dei Chirurghi ha organizzato una iniziativa simbolica: a novembre, in occasione della campagna anti-influenzale, i membri del consiglio direttivo si vaccineranno pubblicamente, in un appuntamento aperto ai mezzi di comunicazione per rassicurare la popolazione.
“La diffidenza sui vaccini sta aumentando” ha sottolineato preoccupato Giorgio Comazzi, segretario provinciale dei Medici Pediatri “ci sono colleghi che sconsigliano ai propri pazienti di far vaccinare il proprio figlio, i cosiddetti “medici alternativisti”. Dovrebbero essere sanzionati, in particolare chi lavora per il servizio sanitario nazionale. Tre le parole d’ordine: “Formare”, perchè non tutti i medici hanno una preparazione adeguata sui vaccini, “Informare”, cioè trasmettere ai genitori le notizie vere, e infine “Uniformare”, perchè purtroppo in Italia ogni regione ha una differente copertura vaccinale.” In Piemonte, ad esempio, non viene effettuato il vaccino contro la meningite di tipo B, a differenza di Liguria e Toscana.